Anche l’Italia si accoda alla lunga serie di proteste e manifestazioni contro il razzismo.
La protesta che sta infiammando gli Stati Uniti è sbarcata anche a Roma dove migliaia di persone hanno voluto mostrare il loro cordoglio, riguardo gli eventi accaduti a Minneapolis, manifestando a Piazza del Popolo.
Una manifestazione volta, non solo, a ricordare la memoria di George Floyd, ma, soprattutto, a condannare qualsiasi forma di razzismo.
Dopo il grandissimo successo riscosso, sui social, dall’ hashtag #blacklivesmatter, in tantissimi hanno accolto l’appello lanciato da un vasto numero di organizzazioni europee intente a sensibilizzare l’umanità riguardo la grave piaga del razzismo.
Distanziati e tutti con la mascherina, i manifestanti, tra i quali molti ragazzi di colore, hanno cartelli fatti in casa con scritte le parole d’ordine della campagna esplosa dopo l’omicidio di George Floyd, a Minneapolis. Tante le scritte anche in inglese come, “No justice, no peace”, “I can’t breathe”, “Defund the police”, “fuck racism”. Ma anche alcuni cartelli che chiedono “ius soli” e diritti per i migranti; su uno si legge: “Muoiono a casa nostra e non sappiamo nemmeno i loro nomi: black lives matter”.
In segno di rispetto, tutti i manifestanti hanno deciso di inginocchiarsi, con il pugno alzato, per 8 minuti e 46 secondi. Lo stesso tempo in cui il povero Floyd rimase schiacciato dal ginocchio del poliziotto, non curante delle grida di aiuto dell’afroamericano.