Mancano ufficialmente quattro giorni allo spegnimento dei semafori che daranno il via al primo Gran Premio del Mondiale di F1.
Un campionato che, per ovvie ragioni, sarà tra i più particolari ed inusuali della storia del Circus che, quest’anno, compie i 70 anni di gloriosa attività.
Mentre ci si interroga sulle reali potenzialità delle 10 scuderie in griglia e quale pilota spodesterà l’egemonia di Lewis Hamilton e della Mercedes, proprio la scuderia tedesca si è resa protagonista di un gesto che passerà alla storia.
“Le frecce argento” si tingono di nero con una nuova livrea, presentata pochi giorni fa, che accompagnerà le gesta del nuovo prodigio di casa a Brackley. Una livrea tanto bella quanto ricca di significato.
La Mercedes si schiera attivamente nella lotta contro il razzismo e a favore di ogni minoranza scegliendo di portare in pista una vettura nera con la scritta “End Racism” posta sull’Halo.
Una mossa che attesta come la grandezza del marchio tedesco non sia solo in pista, ma anche fuori. Nei giorni che hanno accompagnato le già note vicende di Indianapolis con la morte di George Floyd e l’impazzare sul web dello slogan “Black Lives Matter” fu proprio il pilota campione del mondo in carica, Lewis Hamilton ad urlare a gran voce che la Formula 1 avrebbe dovuto mobilitarsi per sensibilizzare i propri tifosi.
La storia di Lewis è l’emblema del riscatto sociale. Il britannico è uno dei piloti più controversi nel Circus con il suo atteggiamento da divo e look da rockstar ma, in realtà, l’umiltà e la raffinatezza di questo straordinario campione sono impareggiabili. Primo pilota di colore a dominare in un settore troppo spesso bollato “per bianchi”, Lewis Hamilton ha sempre portato in pista l’orgoglio della sua gente e non ha mai speso parole critiche riguardo le sue origini.
L’iniziativa Mercedes potrebbe non essere solo un atto casuale, ma proprio dettato dalla mobilitazione del proprio pilota di punta. La scelta del cambio livrea è assolutamente rivoluzionaria per chi ha basato la propria storia sul colore argento; un po come se la Ferrari decidesse di non correre più con il rosso.
Quattro giorni alla partenza del primo Gran Premio, eppure la Mercedes ha già vinto la prima gara: quella sui diritti umani.