Non potevamo chiedere inizio migliore.
Il primo appuntamento del Campionato Mondiale di F1, nel circuito di Spielberg, in Austria, si è rivelato ricco di emozioni e colpi di scena.
La Mercedes di Valterri Bottas si aggiudica il gradino più alto del podio. Il finnico, dopo la Pole Position di ieri, non ha fatto prigionieri dominando ogni giro di gara senza sbavature. C’è da dire che, anche quest’anno, l’impressione è che la scuderia tedesca (Mercedes) sia di un altro livello. Avremmo sicuramente visto anche Lewis Hamilton a podio, probabilmente a giocarsi la gara con Bottas, se non fosse per una penalità di 5” a causa di una collisione con la Red Bull di Alexander Albon.
Una gara pazza; senza precedenti. A farla da padrona è stata, infatti, le inaffidabilità delle varie vetture che hanno reso la gara imprevedibile, inducendo al ritiro addirittura 9 vetture e costringendo la Safety Car a entrare in pista per 3 volte, ricompattando il gruppo e mescolando le strategie.
Delusione per la Red Bull che ha visto entrambi i suoi piloti ritirarsi, insieme a entrambe le Haas, la Renault di Ricciardo, la Racing Point di Stroll, l’Alfa Romeo di Raikkonen e altre.
In una gara dove le strategie erano pressoché inutili o, comunque, soggette a impronosticabili cambiamenti a causa dell’elevato numero di ritiri, è uscito il manico di due purissimi talenti di questo sport.
Lando Norris, della McLaren, festeggia il primo podio in carriera e lo fa prendendosi anche il punto addizionale del giro veloce. Il giovane britannico ha compiuto una gara semplicemente esemplare mostrando, qual’ora ce ne fosse ancora bisogno, il suo enorme talento alla guida di una McLaren che sembra essersi lasciata alle spalle gli anni difficili. Oltre il 3o posto di Norris, anche Carlos Sainz chiude con una stupenda quinta posizione.
Il secondo posto se lo aggiudica Charles Leclerc regalando una gioia alla Ferrari, dopo un sabato disastroso. La rossa ha ancora mostrato i grandi problemi di velocità e di competitività, rimanendo per lunghi tratti di gara dietro Racing Point e McLaren. Lo stesso Vettel ha patito la difficoltà nei sorpassi ed ha subito il contatto (del tutto fortuito) con Sainz che lo ha indotto al testacoda. Eppure il talentino monegasco è riuscito in un’autentica impresa.
Lo aveva detto, Leclerc, nella giornata di ieri: “serve un miracolo”. In una gara pazza, l’intelligenza, il manico ed il talento possono essere l’unica arma disponibile, che può ovviare anche ai limiti tecnici della macchina. Leclerc ha mostrato ancora una volta di essere un fuoriclasse: sorpassi da capogiro; sia all’interno con aggressività, che all’esterno con astuzia.
Nonostante la giovane età, quando parliamo di Charles Leclerc ci riferiamo a, probabilmente, uno dei prossimi e possibili vincitori del mondiale.
La Ferrari resta soddisfatta a metà: Vettel arriva decimo e, nonostante le mirabolanti manovre del monegasco, la macchina non è competitiva.
Soddisfatta a metà anche la Racing Point: ottimo 6o posto di Perez, ma problemi di affidabilità per Stroll.
Nono posto di grande importanza e valore per l’italiano Antonio Giovinazzi in Alfa Romeo.
Bentornata Formula 1, grazie per esserti presentata con una delle gare più incredibili degli ultimi anni.