“A margine dei fatti di Piazza Bellini a Napoli abbiamo inviato una nota al Questore, all’interno della quale gli chiediamo di adoperarsi affinché vengano tutelati donne ed uomini in divisa”.
È quanto fa sapere in una nota Roberto Massimo, Segretario Generale di Napoli della U.S.I.P, Sindacato di Polizia della U.I.L. nel Comparto Sicurezza.
“Dopo aver appreso dagli organi di stampa (pag 4, La Repubblica NAPOLI del 21 giugno 2020) della linea dura che lo stesso avrebbe intenzione di tenere verso un operatore di polizia, tra gli agenti aggrediti nella stessa piazza Bellini dagli esponenti del centro sociale di Insurgencia, per via di alcuni post pubblicati da quest’ultimo sui social, ci siamo permessi di scrivere al Questore chiedendogli se si sia già adoperato per evidenziare all’Autorità Giudiziaria competente che in passato alcuni degli esponenti dei centri sociali indagati sono stati già arrestati, uno addirittura è già stato sottoposto a misura cautelare per gravi fatti di violenza. Come U.S.I.P. di Napoli auspichiamo che il Questore stia valutando per i violenti, a cui il Giudice ha revocato i domiciliari in favore della misura più blanda dell’obbligo di firma in Caserma, dei provvedimenti amministrativi che la Legge gli riserva in via esclusiva e gli abbiamo chiesto se siano state passate opportunamente al vaglio le immagini della manifestazione tenutasi innanzi alla Caserma Raniero in “favore” degli indagati, a cui hanno partecipato esponenti politici locali”. Continua il numero uno del sindacato U.S.I.P. Napoli- Se nulla dovesse accadere, chiederemo sia al Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Franco GABRIELLI, sia al Ministro dell’Interno Luciana LAMORGESE di tutelare i poliziotti, che con il loro lavoro producono sicurezza e democrazia per la cittadinanza. “Abbiamo infine – conclude la nota – chiesto al Questore di Napoli, nell’ambito delle proprie competenze, di avviare accertamenti nei confronti degli indagati: perché non passi il messaggio che la violenza nei confronti delle forze dell’ordine non venga “adeguatamente” perseguita a norma di legge”.