Nella mattinata odierna si è svolta presso il Palazzo del Governo di Napoli una riunione tecnico- operativa tra le Prefetture di Napoli e Caserta, che ha visto la partecipazione dei vertici provinciali delle Forze dell’ordine, del Comandante Regionale e di quelli Provinciali dei Vigili del Fuoco, del Comandante delle Forze Operative Sud, del Comandante del Reparto Aereonavale della Guardia di Finanza e dell’ Incaricato del Ministro dell’Interno per il contrasto dei roghi di rifiuti nella Regione Campania. Nel corso della riunione, sono stati valutati i risultati derivanti dall’applicazione del nuovo modello di controllo del territorio, in conformità alle indicazioni del Ministro dell’Ambiente Sergio Costa, messo a punto nel corso della precedente riunione svoltasi il 15 maggio scorso. Si tratta, in particolare, del primo pilastro delle nuove linee d’azione della strategia di contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti nella Regione Campania, elaborata dalle Prefetture di Napoli e Caserta. Il nuovo modello operativo è articolato in due principali linee d’intervento. La prima, affidata all’azione autonoma delle Forze di polizia, che con il coordinamento delle Questure di Napoli e Caserta hanno implementato lo scambio info-operativo, nonché la frequenza dei controlli anche su specifici settori tematici; la seconda, per iniziativa dell’Incaricato del Ministro dell’Interno per il contrasto dei roghi di rifiuti nella Regione Campania, Filippo Romano, che ha visto, nel quadro di un programma di forte intensificazione degli action day mirati a specifiche aree geografiche e a determinati settori merceologici e produttivi, realizzate sei operazioni, dal 26 maggio al 20 giugno, in coordinamento tra Forze di polizia, polizie locali e Forze armate. In particolare, si è proceduto al controllo di 31 aziende, al sequestro di 6 opifici, alla denuncia di 47 persone, alla rimozione di 38,81 tonnellate di pneumatici. Dal 1 al 30 giugno si è potuto registrare un miglioramento nel fenomeno dei roghi, in calo rispetto all’analogo periodo del 2019 (nel napoletano, 141 nel mese di giugno rispetto ai 155 del 2019; nel casertano, 25 rispetto ai 37 dello scorso anno. Inoltre, nel quadro di una tendenza al miglioramento che ha riguardato tutto il semestre, si segnala, in particolare, per il mese di giugno 2020 nell’area metropolitana di Napoli un incremento delle persone controllate pari al 700% rispetto a giugno 2019; mentre nello stesso periodo, nella provincia di Caserta, si è registrato un incremento dei pattugliamenti del 25% e di oltre il 150% per quanto concerne le attività controllate e un aumento delle persone identificate e controllate pari all’82%).
Nel corso dell’incontro, si è determinato di procedere anche a verifiche sulla merce trasportata dagli automezzi in transito in prossimità dei luoghi ove si è registrato un maggior numero di incendi di rifiuti, anche in entrata e uscita da insediamenti abitativi precari. Il Prefetto di Napoli ha riferito circa la disponibilità del Ministro dell’Ambiente a finanziare specifici progetti comunali – con un primo stanziamento di 4 milioni di euro – per la rimozione di cumuli di rifiuti nei luoghi in cui abitualmente si formano, in attuazione della seconda linea d’azione della già citata strategia di contrasto. Al riguardo sono stati individuati e invitati a predisporre specifici progetti i comuni di Giugliano in Campania e di Caivano, in ragione della particolare gravità con la quale il fenomeno dell’abbandono di rifiuti insiste sui rispettivi territori. Le relative gestioni commissariali hanno già manifestato l’intenzione di procedere, inoltrando appositi programmi. Negli stessi comuni verranno installate telecamere, già nella disponibilità del Ministero dell’Ambiente (50 a Giugliano in Campania e 60 a Caivano) per contrastare lo sversamento abusivo di rifiuti. Successivamente, le stesse iniziative verranno estese ad altri comuni interessati dell’area napoletana e casertana. Nel corso dell’incontro il Prefetto di Napoli, Marco Valentini, ha altresì preannunciato l’intenzione, concordata con il Ministro dell’Ambiente, di porre allo studio un nuovo piano d’azione per il contrasto dei roghi di rifiuti, nella forma di un protocollo d’intesa, da valutare alla scadenza di quello attualmente vigente, di durata biennale, che verrà a scadenza il 19 novembre 2020. Contestualmente, anche sulla base di quanto emerso nel corso degli incontri tenuti presso il Ministero dell’Ambiente con i comitati rappresentativi del territorio, e che costituisce una specifica linea di intervento, sarà approfondita l’ipotesi di un intervento normativo in materia ambientale, nella forma del disegno di legge d’iniziativa del Governo, che riprenda alcune delle proposte emerse nei tavoli tecnici in corso tra associazioni e Ministero.