Come da copione, è Lewis Hamilton, a bordo della sua Mercedes, ad aggiudicarsi il secondo Gran Premio di F1 della stagione.
Il Red Bull Ring d’Austria premia, come una settimana fa, lo strapotere della Mercedes in una gara divertente, ma dal finale piuttosto prevedibile.
Dopo la qualifica-capolavoro di ieri il 6 volte campione del mondo domina la gara non lasciando neppure le briciole ai suoi avversari, conquistando la piazza più alta del podio. Il podio è completato dal compagno di squadra Valterri Bottas e dal pilota Red Bull, Max Verstappen.
Gara divertente soprattutto nelle zone ai piedi del podio, ma comunque utili per andare a punti. Albon prende la quarta posizione, mentre Norris (McLaren) si conferma in forma smagliante conquistando all’ultimo rettilineo la quinta posizione a discapito delle due Racing Point, autrici, comunque di una sensazionale rimonta.
C’è da migliorare in qualifica, ma la sensazione è che la “macchina rosa” possa anche competere per le zone del podio. Ricciardo, Sainz e Kviyat completano la top 10.
Dura il tempo di un rettilineo, invece, la gara delle due Ferrari. Dopo un sabato da archiviare come uno dei peggiori della storia recente del cavallino, la gara non è da meno, ma questa volta la scarsa competitività della macchina non è la causa del fallimento.
Partenza fallimentare per ambo i piloti con Vettel che si ritrova a dover proteggere l’interno in curva 3 ma, all’improvviso viene sorpreso dalla staccata di Leclerc che vola sul cordolo colpendo l’ala posteriore del tedesco e danneggiando irreversibilmente anche il fondo della propria SF1000.
Incidente frutto di una manovra ben più che ottimistica tentata dal monegasco, inviperito dal dover rimontare e infastidito dal dover difendersi dalla moltitudine di macchine da centro gruppo. Un errore, per un pilota tanto talentuoso e tanto elogiato, gravissimo e che ha coinvolto anche il compagno di squadra.
L’incidente delle due rosse è lo specchio di un periodo “nero” sotto tutti i punti di vista. La macchina non va, i piloti non nascondono la propria rivalità in pista e la situazione gestionale, dopo la vicenda Vettel, è divenuta ancora più complicata.
Il Gran Premio della Stiria viene così archiviato: con la vittoria di Hamilton e l’ennesima delusione degli uomini di Maranello.