Ha del surreale la notizia che sta circolando sui quotidiani e che spopola sul web circa i dati relativi al Reddito di Cittadinanza post Covid e sul rifiuto categorico dei percettori di lavorare nei campi. La notizia, confermata dai Centri per l’Impiego, non fa altro che gettare discredito sulla manovra elettorale per antonomasia mai concepita nella storia della Repubblica. “Che il Reddito di Cittadinanza abbia creato il classico esercito di mantenuti non lo dico io – esordisce Gianni Lepre, opinionista economico del Tg2 Rai – ma lo evidenziano i fatti, anche negli ultimi sviluppi. Il Covid -19 ed il successivo lockdodwn dovuto alla pandemia aveva creato l’esigenza reale di chi tornasse a lavorare e produrre nei campi, dopotutto l’agricoltura è la base della nostra civiltà e soprattutto della nostra dieta”. Lepre poi ha continuato: “ Addirittura, stando alle carte, nel decreto anti-Covid era stata prevista l’opportunità di lavorare nel settore agricolo senza perdere il diritto al benefit. Una forma remunerata di volontariato, ma nonostante ciò il nulla di fatto: meglio il divano”. “ Confagricoltura ha raccolto circa 35mila curriculum di cui solo circa 800 caricati dai possessori di carta Rdc. Stessi numeri per Coldiretti, su 15mila curriculum caricati sono circa 200 quelli provenienti dai beneficiari di Reddito di cittadinanza e solo 70 le persone che hanno ottenuto un contratto nei campi tramite il ‘job in country’. Non è andata meglio alle altre associazioni di categoria che hanno totalizzato dati molto più miseri di quelli raccontati fin ora”. Il prof. Lepre ha poi concluso: “ Rifiutare le offerte di lavoro nei campi da parte dei percettori di Rdc significa non considerare la centralità del settore in questa fase di ripresa economica che inevitabilmente deve partire dalla terra, cioè da dove tutto nasce. A coltivare ció che oggi noi tutti consumiamo sulle nostre tavole abbiamo lasciato gli immigrati, considerando il lavoro nei campi infimo; ma non è così. Mai come oggi il settore agrifood non solo ha assunto il ruolo strategico di filiera, ma rappresenta una delle eccellenze del Made in Italy”. “ Detto molto francamente, senza provocazione alcuna ma in piena coscienza e diritto, dovrebbero essere annullati tutti gli assegni di sostentamento da Rdc di tutti quei cittadini che non si rendono disponibili al lavoro nei campi”.