Un Gran Premio difficile da pronosticare quello che ha coinvolto i piloti del motomondiale impegnati a far tappa nel circuito di Brno.
In Repubblica Ceca tutte le certezze delle ultime settimane vengono sovvertite da un clima torrido e da una gestione gomme molto complicata che dà ragione ad un podio tutto inedito fatto di prime volte. Ad imporsi, infatti, è il sudafricano Brad Binder con la sua KTM numero 33.
Binder, al primo anno nella classe regina delle moto, è autore di una gara senza sbavature e di grande autorità che gli permette di risalire posizioni su posizioni fino a raggiungere la bandiera scacchi davanti a tutti. Per la KTM, sponsorizzata Red Bull, è il primo trionfo in una MotoGp che, specie senza Marquez, si riscopre imprevedibile e divertente.
Quella del sudafricano è anche l’unica KTM ad arrivare integra alla bandiera scacchi; motivo in più per confermare la grandissima prestazione del pilota numero 33 che non è l’unico a festeggiare una “prima volta”.
Straordinario secondo posto per l’italiano Franco Morbidelli che con la sua Yamaha Petronas assapora per più giri anche l’emozione di vincere il GP, per poi cedere al miglior passo di Binder. Per Morbidelli è il primo podio in carriera e conferma una crescita costante vista in queste prime gare della stagione.
Terzo posto per Johann Zarco, scattato, sorprendentemente, dalla Pole con la Ducati Avintia, team cliente, che conferma tutto ciò che di buono aveva fatto vedere durante le qualifiche.
Un podio inedito dovuto anche alla grande crisi dei “big” di questo campionato. Maverick Vinales chiude con un deludente 14mo posto a causa di una grande crisi di gomme e prestazione della sua Yamaha; mentre il leader del mondiale, Fabio Quartararo finisce solo 7mo e risucchiato dal gruppo anch’egli a causa di problemi di temperatura.
Bene Valentino Rossi che chiude quinto alle spalle di Alex Rins.
Non pervenute le Ducati con Dovizioso 11mo e Petrucci 12mo.
Brno sorprende tutti e il mondiale si riapre come per magia. Senza Marquez e con i top driver in netta difficoltà, la MotoGP scopre il grande talento di Binder e di Morbidelli.