Il presidente Vincenzo Schiavo:«Provvedimenti ok per il settore turistico che regge la nostra economia. Negli altri comparti però la crisi impone l’apertura a oltranza. Nelle zone a minore vocazione turistica il dato diminuisce»
Ferragosto al lavoro per il 52% delle aziende della Campania nei settori abbigliamento, ristorazione, bar, supermercati e parrucchieri. È quanto emerge dallo studio di Confesercenti Campania: rispetto al 2019 nello specifico non possono permettersi di andare in vacanza ad agosto il 9%
in più di negozi di abbigliamento (in generale il 21% non chiuderà mai ad agosto), il 17% in più nella ristorazione (sempre aperta per l’89% dei casi) e il 21% in più dei bar rispetto a dodici mesi fa. «La crisi è assoluta – afferma il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo– e molti imprenditori della Campania non possono permettersi le ferie. Magari mandano anche i propri dipendenti in vacanza ma sacrificano se stessi e le proprie famiglie per tentare di recuperare l’enorme vuoto provocato dal lockdown. Il dato di apertura a oltranza delle attività commerciali ovviamente diminuisce sensibilmente nelle zone a minor vocazione turistica. Ma in generale il 52% di apertura senza ferie è emblematico».
Nel giorno di Ferragosto, ad esempio (come si evince dal grafico) il 66% delle attività di ristorazione resterà aperto in Campania e anche il 10% dei negozi di abbigliamento resterà aperto il 15.
Per fortuna il settore turistico della Campania sta riprendendo un poco quota.
Sarà infatti un ferragosto e una seconda parte del mese più confortante per le migliaia di aziende e di professionisti (alberghi, tour operator, guide, accompagnatori, autotrasportatori, ecc…) che operano in questo settore, anche grazie al “pacchetto turismo” contenuto dal decreto agosto. Vincenzo Schiavo, presidente Confesercenti Campania e anche membro della Giunta Nazionale approva, infatti, l’insieme dei provvedimenti emessi. « Si tratta di un passo in avanti rilevante per le nostre imprese – dice – che finalmente iniziano a respirare innanzitutto con il blocco dei mutui e delle tasse. La cosa più importante è che la politica si è resa conto che non poteva non ascoltare le richieste di Confesercenti. Gran parte di quelle che abbiamo rivolto sono state accolte: su tutte la sospensione dei mutui, la cancellazione dell’IMU per gli albergatori, il sostegno alle agenzie di viaggio e alle guide turistiche, tutti professionisti fondamentali per lo sviluppo dell’economia legato alla cultura e al turismo stesso. Siamo soddisfatti perchè finalmente il governo nazionale ha dato il giusto peso alla “filiera” turistica, composta da professionisti e imprenditori che fa numeri eccezionali nel nostro paese. Sono state ottenute – aggiunge Schiavo – a fondo perduto grandi opportunità. È necessario ora che le aziende sfruttino queste chances, riscrivendo insieme la nuova visione del turismo in un sistema globale che è cambiato».
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