F1, Hamilton domina in Spagna, Ferrari: peggio di così non si può

C’era una volta…la Ferrari. Si, perchè quella che corre oggi è solo una macchina rossa che ha il permesso di poter attaccare il marchio del cavallino sulla vettura.

Altra gara disastrosa per i componenti della Scuderia di Maranello a cui, però, bisogna escludere Charles Leclerc, abbandonato anzitempo dalla sua SF1000 per un problema elettrico, e Sebastian Vettel, autore di una gara ottima e di una gestione gomme sensazionale nonostante le incomprensioni del muretto box. Il risultato è un tanto magro quanto amaro settimo posto condito da un doppiaggio subito.

Altra gara, altra vittoria per Lewis Hamilton che si aggiudica la sesta prova del Mondiale di F1, nel circuito di Barcellona in Spagna, distruggendo tutto e tutti. Il pilota inglese disputa una gara perfetta e si porta a 88 vittorie in carriera (3 in meno di Schumacher). Lo stesso Hamilton a fine gara si è dichiarato profondamente ammirato dalla potenza della sua Mercedes, troppo forte per essere contrastata.

Anche l’ultimo punto debole sembra essere stato limato. A Barcellona tutti hanno sofferto di gestione gomme, tranne il pilota 6 volte campione del mondo. Secondo posto per la Red Bull di Max Verstappen che fronteggia come può l’egemonia delle “frecce nere” e si tiene dietro Valterri Bottas, autore del giro veloce ma autore anche di una partenza disastrosa che lo ha messo fuori dai giochi per la vittoria fin da subito.

Ancora una volta la mappatura del motore delle Mercedes è stata strabiliante. Non resta da vedere come si difenderanno dal nuovo regolamento, in vigore a Spa in Belgio, dove tutte le scuderie dovranno usare mappatura unica al motore.

Oltre i primi tre, le altre vetture corrono una categoria a parte, quasi estranea dalla Formula 1. Dal quarto in poi, infatti, sono tutti stati doppiati e hanno dovuto concludere il Gran Premio completando meno dei 66 giri percorsi dal gruppo di testa. Un risultato incredibile e inquietante allo stesso tempo, ma che attesta il dominio Mercedes e lo straordinario talento di “Mad Max” Verstappen. La Racing Point si aggiudica i primi due posti tra le vetture “normali” con Stroll quarto e Perez, di ritorno dopo essersi curato dal Covid-19, quinto. Ottimo risultato per Carlos Sainz. Il promesso sposo Ferrari prende la sesta posizione nel gran premio di casa.

Poi il nulla. Charles Leclerc non usa mezzi termini: “manca tutto, la Ferrari non è abbastanza forte”. Il Monegasco, triste e affranto per la prestazione, rimarca il grande imbarazzo nel guidare una macchina così poco prestazionale. Sebastian Vettel si dichiara “fortunato” per la gara odierna ed evidenzia che tra lui e il box c’è evidente rottura: “il mio parere non è importante”. C’è solo da dare ragione al tedesco questa volta; Seb è stato protagonista di un team radio dove chiedeva al suo muretto che strategia usare con le gomme soft e successivamente ha spremuto la sua SF1000 con tre giri veloci. All’improvviso lo stesso muretto gli chiede se secondo lui è possibile non fermarsi, facendo esplodere la rabbia del tedesco che pochi giri prima aveva chiesto chiarezza sulla strategia da usare.

Vettel gestisce le gomme rosse da campione e taglia il traguardo settimo, con tanti meriti ed il rimpianto di aver guidato una macchina per niente veloce.

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