Un super Andrea Dovizioso incanta una giornata che per il motomondiale poteva diventare una assurda tragedia. Il pilota Ducati, all’indomani dell’annuncio della sua imminente separazione con il team Italiano, sbaraglia la concorrenza e riapre i giochi del suo mondiale.

Il forlivese sfrutta il grande feeling che la Ducati ha con questa pista (quinta vittoria di fila) e una giornata da dimenticare per Fabio Quartararo (ottavo) per piazzare il colpaccio nel Red Bull Ring d’Austria.

Per Dovi è una rivincita soprattutto personale, dopo il tira e molla per il rinnovo che ha spinto il pilota italiano a decidere per la separazione. Ma, nonostante l’ottima prestazione di “DesmoDovi”, la gara austriaca verrà ricordata per il terrificante incidente che ha coinvolto Zarco e Morbidelli poco dopo il via.

Il francese compie una manovra folle chiudendo la strada a Morbidelli e innescando un contatto mostruoso che per questione di millimetri non coinvolge anche Valentino Rossi e Maverik Vinales che avrebbero potuto avere conseguenze ben più gravi.

Dall’onboard camera del “dottore” si vede chiaramente come entrambe le moto, ormai senza controllo, passino vicinissimo alla testa di VR46 alla velocità di un proiettile. Fortunatamente i danni per i due piloti coinvolti sono limitati ma resta un’incidente assurdo che ha costretto l’annullamento della gara e la ripartenza dalla griglia.

Lo stesso Morbidelli evidenzia il collega francese come “un mezzo assassino”, mentre Rossi è ancora più duro dicendo che la manovra di Zarco era premeditata per mantenere la posizione nonostante i quasi 310km/h raggiunti da entrambi.

Dopo la ripartenza il protagonista assoluto diventa Dovizioso che si impone sull’ottima Suzuki di Johan Mir, al primo podio in MotoGP, e su Jack Miller, superato proprio nel finale e a podio con la Desmosedici del team Pramac. La Ducati fa 50 vittorie in carriera e Dovi si porta a -11 dal primo posto.

Brad Binder quarto, mentre Valentino Rossi si “accontenta” del quinto posto… ma oggi deve ringraziare la sua buona stella.

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