Non è piaciuto a nessuno il nuovo decreto legislativo targato Conte bis; in pratica, e stando alle dichiarazioni di analisti ed economisti, una minestra riscaldata dei precedenti decreti con l’aggiunto di bonus a pioggia tanto per gradire, e tanta tanta propaganda elettorale. In sintesi, “un ennesimo flop annunciato, figlio dell’inadeguatezza e della mancanza assoluta di dimestichezza e coraggio normativo”. Ne è oramai più che convinto Gianni Lepre, opinionista economico del TG2 ed esperto del tessuto economico del Mezzogiorno, per altro uno degli economisti che ha sempre cercato di essere obiettivo nei giudizi nei confronti di un governo di cui non condivide l’indirizzo politico. “A dire il vero sono rimasto male analizzando i presupposti di un decreto fatto passare per risolutore, ma che in effetti ha forse più lacune dei precedenti” ha sottolineato il prof. Lepre. “ Ad esempio, se partiamo dal presupposto che il tanto decantato DL di agosto doveva fungere da gasolio per far ripartire il motore dell’economia tricolore, allora sono rammaricato nel dire che probabilmente il governo si è imbattuto in un ennesimo sciopero selvaggio dei benzinai. Battute a parte, l’assenza totale di una strategia condivisa o almeno di una modalità di bandiera che ci conduca fuori alle sabbie mobili del Covid-19 io, onestamente, non la intravedo. Ciò che vedo, come tanti altri che condividono la mia analisi, sono solo bonus a pioggia scollegati l’uno dall’altro, proroghe di interventi economici già effettuati e per i quali si allungano tempi e percentuali, e tanta propaganda politica, elargita a mani basse, senza nemmeno pensare ai danni provocati da misure che non stanno ne in cielo e ne in terra, ma che intercettano solo il momento politico e, come in tanti sostengono, il consenso elettorale”. Il prof. Lepre ha poi continuato: “ovviamente famiglie e imprese si aspettavano altro; ci siamo tutti illusi che il governo potesse avere quel coraggio positivo di mettere in campo delle risorse reali, facilmente raggiungibili e per tutti. Ma ciò non è avvenuto per l’ennesima volta, siamo nuovamente costretti ad assistere alla fiera dei bonus, elargiti a condizione, e messi in campo sempre ed unicamente a scadenza elettorale”. Lepre ha poi concluso: “Basti pensare alla guerra santa contro il contante, reo di generare il cosiddetto ‘nero’ che conduce all’evasione. Ovviamente trattasi di manovre spot, tutti sanno che abolendo il contante non si rimedia all’evasione fiscale, tenendo traccia di tutte le transazioni non si evitano le fuoriuscite di denaro non dichiarato al fisco. Ciò però che in molti non sanno, viceversa, è che il contante potrebbe essere addirittura una ricetta per la ripresa economica, basterebbe legalizzarne la fuoriuscita dal nero, ma questa è un’altra storia…”