Aleggia imperioso, durante la cerimonia di premiazione sul podio del Gran Premio di Monza, l’inno italiano. Per il secondo anno di fila il pilota vincitore del GP d’Italia fa parte di una scuderia italiana, ma, quest’anno, i colori sono ben diversi dal rosso Ferrari.
Il francese Pierre Gasly vince in maniera rocambolesca uno dei gran premi più caotici, inaspettati e divertenti della stagione motoristica di quest’anno. Il pilota francese festeggia la sua prima vittoria in Formula 1 e lo fa guidando la macchina, motorizzata Honda, bianca e blu dell’Alpha Tauri.
L’Alpha Tauri, ex Toro Rosso e con quartier generale sito a Faenza, festeggia un risultato insperato dopo aver indovinato l’esatto momento durante il quale fare il pit stop a Gasly. Lacrime di gioia per gli esponenti di una scuderia che, fino ad un anno fa, stava rischiando il baratro del fallimento; Lacrime di gioia per Pierre Gasly che riporta la bandiera francese sul gradino più alto del podio e si toglie definitivamente il marchio fallimentare che ha indossato da quando Red Bull decise di licenziarlo.
In lacrime anche Carlos Sainz che si aggiudica il secondo posto con la sua McLaren, ma che, nel team radio finale, si abbandona a lacrime di rabbia per aver visto la prima vittoria sfumare per pochissimi metri. Sarebbe bastato un giro in più al prossimo pilota Ferrari per festeggiare il primo posto, ma resta la consapevolezza di aver dato sfoggio di una prestazione ineccepibile.
Lance Stroll, in Racing Point, completa il più improbabile podio della stagione. La gara di Monza è stata a dir poco incredibile. La Mercedes di Bottas parte malissimo e viene risucchiato fino alla quinta posizione senza riuscire mai più a risalire, mentre, nelle zone basse della classifica, Sebastian Vettel “litigava” con una Ferrari difficile da guidare fino a che la stessa Rossa non lo tradisce rompendo l’impianto frenante e costringendo il tedesco al ritiro.
Leclerc, in lotta per la tredicesima posizione, decide, insieme a vari piloti di attuare una strategia diversa andando subito ai box. La scelta sarà replicata anche da Gasly. Magnussen si ritira poco prima della pit lane scaturendo l’uscita della Safety Car. Da quel momento succede di tutto. Hamilton rientra ai box troppo presto non accorgendosi che il “parco” era chiuso proprio per soccorrere la macchina di K-Mag e viene sanzionato con una penalità di 10 sec. + stop and go.
Intanto, appena i box sono stati riaperti; tutti eseguono la sosta, regalando posizioni a Gasly, Leclerc; Raikkonen e altri. Il monegasco si ritrova in quarta posizione ma sbaglia l’uscita cura alla “Parabolica” innescando un violento incidente. Ferrari entrambe fuori e bandiera rossa che costringe i piloti a ripartire direttamente dalla griglia di partenza.
Con Hamilton costretto a scontare la penalità (arriverà in 7ma posizione) e le Red Bull mai competitive (Verstappen out e Albon 15) la gara diventa palcoscenico per nuovi protagonisti.
Gasly riesce nell’impresa e Alpha Tauri festeggia. Norris chiude quarto; Bottas quinto seguito da Ricciardo.
Una gara caotica e affascinante che vede l’Italia festeggiare nel gran premio casalingo… ma vede anche una Ferrari totalmente nel baratro.