La missione Copernicus Sentinel-2 ci porta sull’atollo di Tarawa nella Repubblica di Kiribati, una remota nazione del Pacifico minacciata dall’innalzamento dei mari.
La Repubblica di Kiribati è una nazione insulare indipendente formata da circa 33 atolli che si trovano nei pressi dell’equatore, nel Pacifico centrale. Le isole sono distribuite su una superficie di circa 3,5 milioni di kmq di oceano, ma con un’area totale di territorio vero e proprio di soli 800 kmq.
L’atollo di Tarawa – mostrato nell’immagine – sorge all’incirca a metà strada tra le Hawaii e l’Australia. Tarawa presenta una vasta laguna orlata da una barriera corallina a forma di ‘V’ – lunga circa 35 km – composta da oltre 30 isolotti. L’atollo, teatro di una brutale battaglia della II Guerra Mondiale, è diviso in Tarawa Nord e Tarawa Sud.
Tarawa Sud è formato da una sottile striscia di isolotti uniti da viadotti ed ospita oltre la metà dei 100 000 abitanti di Kiribati. L’Aeroporto Internazionale di Bonriki costituisce la principale porta di accesso al paese ed è visibile in basso a destra nell’immagine.
Kiribati è una delle più basse nazioni al mondo, con molti dei suoi atolli e delle sue isole coralline che presentano una quota non superiore ai 2 m sul livello del mare: questa caratteristica li rende estremamente vulnerabili all’innalzamento del livello del mare. Kiribati ha già sperimentato danni crescenti causati da tempeste ed inondazioni. Nel 1999 due degli isolotti non abitati della nazione, Tebua Tarawa ed Abanuea, sono interamente scomparsi sott’acqua.
Il ‘Rapporto Speciale sull’Oceano e la Criosfera nell’ambito del Cambiamento Climatico’ in tema di innalzamento degli oceani afferma che il livello medio globale del mare è probabile che aumenti all’incirca tra 0,29 m ed 1,1 m per la fine di queste secolo. Anche se questa cifra potrebbe apparire non elevata, piccole nazioni insulari – come Kiribati – sperimenteranno conseguenze particolarmente devastanti.
Piccoli mutamenti nell’innalzamento del livello del mare saranno causa non solo di inondazioni, erosione, contaminazioni del suolo e degradazioni dei coralli, ma fondamentalmente ridurranno di molto l’area territoriale di Kiribati, obbligando molti dei suoi abitanti a spostarsi.
Viene ritenuto vitale che nel corso delle prossime decadi il cambiamento del livello del mare sulla Terra venga monitorato con molta precisione. Con il suo lancio programmato a novembre, il satellite Copernicus Sentinel-6 ‘Michael Freilich’ misurerà accuratamente i cambiamenti del livello globale del mare. Con la mappatura effettuata ogni 10 giorni del 95% del ghiaccio libero oceanico della Terra il satellite fornirà informazioni chiave per la sicurezza marittima relativamente alle correnti oceaniche, alla velocità dei venti ed all’altezza delle onde.
Questo nuovo satellite assumerà il ruolo di missione di riferimento, continuando le misurazioni standard per gli studi sul clima iniziate nel 1992, proseguendo i precedenti rilievi dell’altezza della superficie del mare almeno fino al 2030.