Tanta confusione, ma un’unica certezza per la nuova Juventus di Andrea Pirlo: Cristiano Ronaldo è ancora in grado di incidere sull’andamento di ogni partita.
Il fuoriclasse portoghese salva il nuovo tecnico bianconero dalla sconfitta e regala, allo Stadio Olimpico di Roma, il pareggio ai suoi grazie ad una doppietta. Il primo vero esame della Juve di Pirlo induce a rinviare il giudizio alla prossima partita contro il Napoli.
Nell’idea di gioco di Pirlo si vede tanta applicazione e voglia di “dominare” il gioco, ma anche tanta confusione in mezzo al campo, specie nel primo tempo. La tattica di Pirlo è molto rischiosa e molto pretenziosa: ogni giocatore deve essere in grado di svolgere ogni ruolo con un possesso palla adeguato ed incessante. Per lunghi tratti del primo tempo persino Szczesny ha giocato spesso il pallone sulla linea dei difensori, quasi come se fosse un “libero”.
Eppure il primo tempo di ieri ha evidenziato che la Juve ha bisogno di due cose: tempo e qualità. Ci vorrà tempo per capire se i bianconeri saranno in grado di assimilare tale gioco. Infatti, il primo tempo di ieri ha dimostrato come in questo momento le idee di gioco del mister appaiono confusionarie all’interno del rettangolo di gioco. Ma, soprattutto, ci vorrà grande qualità. La Juve è tornata ad essere tale dopo l’inserimento di Douglas Costa, Arthur e Bentancur… giocatori con grande tecnica e velocità di pensiero.
Non è tutto da ridurre a demeriti della Juve. La Roma di Fonseca ha disputato una partita quasi perfetta non riuscendo a portare a casa i tre punti per la poca freddezza sotto porta, in particolare di Dzeko, e per l’inesperienza nel gestire il risultato. Mkhitaryan e Pedro sono il cervello della squadra, mentre Veretout e Pellegrini non solo giocano in cabina di regia, ma sono anche in grado di inserirsi. Ed è proprio il francese a diventare protagonista con una doppietta. Il primo gol viene su rigore (fallo di mano sconclusionato di Rabiot); il secondo su ottimo contropiede gestito dall’armeno (grandi colpe anche della Juve rimasta inspiegabilmente scoperta).
Le due firme di CR7 rendono la serata meno amara ai bianconeri: il primo anch’egli su rigore (mano di Pellegrini); il secondo con un terzo tempo spaventoso e colpendo di testa (a più di 2,20m) in anticipo su Bruno Peres. Per la Roma positiva la prova del difensore Ibanez che non ha fatto passare nemmeno uno spillo, meno l’entrata in campo di Bruno Peres che ha, di fatto, perso la marcatura sul 7 bianconero. Per la Juve la nota positiva è solo Ronaldo: malissimo Rabiot, espulso, male Morata e la linea difensiva, Cuadrado e Kulusevski non possono fare gli esterni invertiti.
Una Juventus tanto confusionaria ha strappato un punto contro una Roma tanto concreta e bella. E il merito è di un alieno che indossa la maglia numero 7,