Scoperto a Quarto Oggiaro (Milano) un box dove due cittadini marocchini “tagliavano” l’eroina.
I poliziotti sono arrivati ai due nordafricani, regolari sul territorio nazionale, per il forte odore di sostanze chimiche tipicamente utilizzate per il taglio di sostanze stupefacenti, rilasciato da un’auto Ford Fusion.
L’attività di monitoraggio, da parte della Squadra mobile sull’utilizzo dell’auto che veniva parcheggiata distante dall’abitazione dei due marocchini, ha permesso di intervenire proprio quando i due, arrivati a bordo di una BMW, stavano prelevando dalla Ford un borsone pieno di droga.
Gli agenti sono riusciti a bloccare l’uomo con il borsone mentre l’altro che era rimasto sulla BMW, si è dato alla fuga nel tentativo di far perdere le proprie tracce.
Tentativo concluso con l’arresto del fuggitivo al termine di un inseguimento, prima a bordo delle auto e poi a piedi, dopo che la BMW ha finito la corsa contro una transenna.
All’interno del borsone, i poliziotti hanno rinvenuto 16 confezioni contenenti otto chili di eroina, mentre, all’interno della macchina, in un vano nascosto sotto il sedile del passeggero, sono stati trovati 1.150 euro in contanti, una bustina con alcuni grammi di sostanza da taglio, una pistola al peperoncino per autodifesa, un piccone, e diverso materiale da confezionamento.
La perquisizione domiciliare confermava l’ipotesi che i due non fossero semplici “corrieri” della droga ma trafficanti impegnati nel taglio e nello “spaccio di piazza”.
Nell’abitazione, nelle cantine e nel box di uno dei due marocchini, gli agenti hanno scoperto una vera e propria “raffineria” di eroina.
In particolare, i poliziotti hanno trovato numeroso materiale per la lavorazione ed il taglio dell’eroina come sei frullatori, una bilancia, materiale da confezionamento, ma soprattutto 11 fusti in metallo contenenti ciascuno 25 chili circa di paracetamolo e caffeina oltre ad altri 14 chili di sostanza da taglio non ancora identificata e sette scatole di solventi chimici.