Sono stati presentati stamattina, a Roma, i 15 Distretti di pubblica sicurezza di cui si avvarrà la questura nel nuovo modello organizzativo della Capitale.
A presenziare la cerimonia il capo della Polizia Franco Gabrielli e la sindaca di Roma Virginia Raggi.
In sala anche i vice capo della Polizia: il vice direttore generale con funzioni vicarie Antonio De Iesu, il vice direttore generale preposto all’Attività di coordinamento e di pianificazione Alessandra Guidi, il vice direttore generale – direttore Centrale della polizia criminale Vittorio Rizzi ed il prefetto della Capitale Matteo Piantedosi.
Il progetto ha lo scopo semplificare i processi di gestione della sicurezza nei singoli quartieri, mirando a consolidare un rapporto diretto tra il Municipio e il Distretto di polizia. I distretti, ognuno nella propria zona di competenza, avranno il compito di fare da raccordo con i 24 commissariati sezionali, raggiungendo il territorio in maniera capillare e adattandosi alle esigenze delle varie comunità di ogni singolo municipio.
Dopo la questura di Roma saranno le questure delle città metropolitane di Milano, Torino e Napoli ad avviare, in futuro, questo progetto.
La cerimonia è stata aperta dal questore di Roma Carmine Esposito che ha spiegato la nuova organizzazione dei presìdi di Polizia.
Nel suo intervento conclusivo, il capo della Polizia Franco Gabrielli ha sottolineato: “Oggi si è compiuta un’importante e significativa opera di riorganizzazione in un contesto nel quale la nostra amministrazione si appresta ormai da anni a aumentare la presenza sul territorio. Spesso la mancanza di un’adeguata organizzazione fa sì che l’impegno debba essere superiore ai risultati conseguiti. Nella vita dell’Organizzazione non c’è un arrivo ma delle tappe per affinare sempre più il nostro obiettivo di essere al servizio delle comunità, la cui sicurezza ci è stata affidata. Roma aveva bisogno di una nuova organizzazione e ringrazio il Questore e il suo staff per la felice intuizione. Noi dobbiamo modulare la nostra capacità di intervento rispetto a quello che ci chiede il territorio. Le istituzioni – ha quindi concluso il Prefetto – dovevano andare incontro alle esigenze del territorio, ma bisognava avere una modalità univoca di ascolto, nella duplice esigenza di raccogliere le domande e nella capacità di restituzione delle risposte che le istituzioni sanno dare”.
All’evento hanno partecipato, in videoconferenza, anche i questori delle città metropolitane, gli Ufficiali di collegamento ed i rappresentanti dei collaterali organi di Polizia di Berlino, Londra, Madrid e Parigi, città che sono già dotate di complessi sistemi di sicurezza, molto vicini a quello che sarà operativo da oggi a Roma.
Questi i 15 Distretti di pubblica sicurezza e i Commissariati sezionali:
- 1° Trevi Campo Marzio (Borgo, Castro Pretorio, Celio, Esquilino, Palazzo di Giustizia, Prati, Rai, Trastevere, Viminale)
- 2° Salario Parioli (Porta Pia, San Lorenzo, Università, Vescovio, Villa Glori)
- 3° Fidene Serpentara
- 4° San Basilio (Sant’Ippolito)
- 5° Prenestino (Porta Maggiore, Torpignattara)
- 6° Casilino
- 7° San Giovanni (Appio Nuovo, Romanina, Tuscolano)
- 8° Tor Carbone (Colombo)
- 9° Esposizione (Spinaceto)
- 10° Lido di Roma
- 11° San Paolo
- 12° Monteverde
- 13° Aurelio
- 14° Primavalle (Montemario)
- 15° Ponte Milvio (Flaminio Nuovo)