Juve-Napoli: sentenza inevitabile. Ma è gravissimo che il protocollo non sia stato rivisitato

Lo abbiamo scritto ieri a caldo: come volevasi dimostrare Juve-Napoli si giocherà. E’ sbagliato dire che si rigiocherà, perché non si è mai giocata. Resta chiaramente un vulnus. Un vulnus che non è stato creato dal Napoli ma da un protocollo sbagliato.

Capita quando a fare le norme è gente alle prime armi. Fare una legge è difficilissimo. Servono capacità ed esperienza. Cosa che di certo non hanno, quanto meno l’esperienza, politici alle prime armi. Chi di dovere deve cambiare al più presto quel protocollo. Perché domani qualsiasi squadra in difficoltà potrà appellarsi a questa sentenza. Una sentenza che non solo è legittima, ma era l’unica possibile. Detto questo se si vuole portare a termine la stagione si deve cambiare.

La storia di Juve-Napoli è esemplare. E’ vero, inutile negarlo, che De Laurentiis non voleva giocare. Lo provano le richieste fatte in Lega, la telefonata ad Agnelli. Sbagliava il presidente del Napoli. Non tanto perché agli azzurri conveniva giocare contro la Juve in quel momento storico. Sbagliava perché anche per lui in quel momento la priorità era portare avanti il campionato. Un interesse collettivo di gran lunga (anche per il Napoli stesso) superiore al valore dei tre punti in palio.

Atteso che De Laurentiis non voleva giocare, dopo l’intervento dell’ASL avesse voluto non avrebbe potuto. Punto. Ha chiesto lui l’intervento? Non ci sono evidenze, ma anche se l’avesse fatto non avrebbe commesso alcun reato, neanche sportivo.

Detto questo analizziamo la situazione dalla parte della FIGC. Una volta scoppiato il caso si sono resi conti che il protocollo non serviva a nulla. Se avessero dato immediatamente ragione al Napoli sarebbe stata la fine. L’interesse primario di Federazione e Lega è mandare avanti i campionati. La cosa folle è che siamo arrivati a fine anno e nessuno ha cambiato il protocollo. Dopo la sentenza di ieri è facile immaginare che ci saranno tante ASL ad intervenire. Per dirne una, secondo voi l’ASl di Caserta manderà in giro per l’Italia i rossoblù, viste le loro condizioni?

Quel protocollo non funziona. Ci sta che possa essere stato concepito male. Ma è inammissibile che non sia stato ancora rivisto.

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