Continua l’azione di controllo dei Carabinieri del Comando per la Tutela Ambientale e della Transizione Ecologica per contrastare il fenomeno delle violazioni in materia ambientale, in particolar modo con riferimento alle illecite spedizioni transfrontaliere di rifiuti.
Nel porto di Napoli, nell’ambito dei controlli sanciti da specifico protocollo d’intesa, i Carabinieri del N.O.E. di Napoli, unitamente a personale dell’Ufficio delle Dogane di Napoli 1, e finalizzato alla verifica delle esportazione verso paesi del continente africano, hanno proceduto all’ispezione di alcuni terminal containers, che dall’analisi della documentazione sono stati ritenuti di particolare interesse investigativo.
Le successive attività di verifica – passaggio allo scanner -, con riferimento a nr. 3 specifici container, hanno consentito di rilevare alcune anomalie, tanto da indurre i militari dell’Arma e il personale dell’Agenzia delle Dogane all’apertura degli stessi, al cui interno sono stati rinvenuti, rispettivamente,

· nr. 252 ruotini gpl, classificabili quali rifiuti pericolosi – ascrivibili al CER 16 05 04* (rifiuti speciali pericolosi – gas in contenitori a pressione contenenti sostanze pericolose);

· nr. 40 tubi catodici, rientranti nella categoria dei RAEE – ascrivibili al CER 20 01 35* (rifiuti speciali pericolosi – apparecchiature elettriche ed elettroniche contenenti componenti pericolosi);

· nr. 305 pneumatici (PFU) – ascrivibili al CER 16 01 03 (rifiuti speciali non pericolosi);

· nr. 12 motociclette di media e grossa cilindrata risultate di provenienza furtiva;

· 35 mc di parti meccaniche di veicoli classificabili quali rifiuti pericolosi – ascrivibili al CER 16 01 21*;

· nr. 20 motori per autoveicoli, varie marche, alcuni con matricola abrasa, sulla cui provenienza sono in corso accertamenti;
L’ispezione dei containers e il successivo sequestro degli stessi, è avvenuto nel rispetto di tutti i protocolli di sicurezza, stante la contestuale presenza di bombole contenenti gas, seppur in piccoli quantitativi, e motoveicoli con serbatoi pieni di carburante.
Con riferimento ai beni di provenienza furtiva, saranno intraprese dagli investigatori tutte le procedure necessarie affinchè i legittimi proprietari ne rientrino in possesso.
Gestione illecita di rifiuti (art. 256 comma 1°), traffico illecito di rifiuti (art. 259 comma 1°) del D.Lgs. 152/2006 – Reg. CE 1013/06, e riciclaggio (art. 648 c.p.) i reati contestati a nr. 6 soggetti responsabili del carico e della spedizione del container, destinato al porto di Takoradi in Togo (Africa).
I controlli continueranno anche nei prossimi giorni al fine di individuare altri containers dall’analogo contenuto.

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