Scoppia il caso del cugino del sindaco sciolto per camorra, interrogazione dei senatori Ruotolo e Mirabelli al Ministro dell’Interno

È normale che il cugino di primo grado di un sindaco di un comune sciolto per infiltrazioni camorristiche sia il responsabile del piano urbanistico comunale dello stesso Comune? O forse per opportunità non era il caso di nominarne un altro? La Commissione straordinaria che amministra il comune di Orta di Atella, nel casertano, dopo lo scioglimento per infiltrazioni della criminalità, lo scorso 8 giugno 2021 ha, infatti, nominato l’ingegnere Raffaele Villano responsabile del procedimento e della redazione del nuovo Puc, quest’ultimo però è il cugino diretto dell’ex sindaco Andrea Villano che la Corte d’Appello con un provvedimento ha stabilito essere incandidabile per due turni elettorali”. Lo scrivono in una interrogazione rivolta al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, i senatori Sandro Ruotolo del Gruppo Misto e Franco Mirabelli del Gruppo del Pd. “L’amministrazione Villano è rimproverata di aver avuto un atteggiamento omissivo sul Puc, in quanto non avrebbe agito in autotutela, il che potrebbe essere stato il sintomo di possibili condizionamenti esterni” – aggiungono – “il precedente Puc, infatti, è stato annullato dalla Commissione straordinaria con delibera n. 15 del 14/07/2020 per l’ipotesi di un condizionamento esterno sull’amministrazione comunale”. “Appare alquanto inopportuna la nomina del responsabile del V° settore politiche del territorio ingegnere Raffaele Villano visto la parentela diretta del funzionario con l’ex sindaco e le possibili pressioni ambientali che potrebbero ripercuotesi su quell’ufficio”. “Abbiamo chiesto al Ministro Lamorgese, se non intenda adottare per una questione di opportunità iniziative di competenza visto che il comune di Orta di Atella da anni è esposto a situazioni difficili che colpiscono l’amministrazione pubblica anche tenuto conto dell’estesa ingerenza della criminalità organizzata in quest’area” – concludono i senatori -. 

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