Lunedì 21 giugno dalle ore 20.00, presso la Terrazza degli Aranci del Museo FRaC di Baronissi, si terrà il finissage della mostra “Spoerri & gli amici del Nouveau Réalisme. Opere della Collezione Caporrella”, promossa in occasione del novantesimo compleanno dell’artista e il sessantesimo anniversario del manifesto del Nouveau Réalisme.
La compagnia Sobremesa, nell’ambito della rassegna “Dialoghi con l’arte” curata dall’Associazione Culturale “Tutti Suonati”, presenta “Sobbollire. Lezione-spettacolo su Daniel Spoerri” a cura di Andrea Avagliano.
Prendendo spunto dall’Ultima Cena di Daniel Spoerri rappresentata nel 1970, la tavola diventerà il palcoscenico di una lezione-spettacolo sulla vita dell’artista e del Nouveau Réalisme, attraverso l’utilizzo di diverse espressioni artistiche che richiamano il vissuto di Spoerri.
Una breve lezione di Massimo Bignardi, direttore artistico del Museo FRaC, dedicata alla serata conclusiva del movimento del Nouveau Réalisme, tenutasi a Milano nel 1970, ed un collage di musiche di cantautorato italiano eseguite da Vito Palazzo e Manuela Tipoldi, pezzi teatrali tratti dal Teatro dell’assurdo di Eugène Ionesco e testi autobiografici di Daniel Spoerri interpretati da Andrea Avagliano, Francesco Casaburi, Claudio Fidia ed Emanuela Tondini caratterizzeranno la serata dalla “Terrazza degli Aranci” del Museo FRaC di Baronissi.
Si consiglia, per la partecipazione all’evento, la prenotazione online sul seguente link: https://www.tuttisuonati.com/prenota-frac.html
Daniel Spoerri “Il migliore specchio del carattere eclettico, funambolico ed ironico di Spoerri e l’autopresentazione fornita all’età di trentotto anni in risposta alla domanda «Qui êtes-vous?»”. Esordisce come primo ballerino dello Stadttheater di Berna nel 1954 interessandosi nel contempo di teatro sperimentale e mettendo in scena il dramma surrealista di Picasso “Il desiderio acchiappato per la coda”, mai rappresentato prima. Assistente alla regia al Landsteather di Darmstad diventa scenografo, collezionista, insegnante nelle Accademie d’arte, ristoratore, gallerista, editore, poeta. Non è, dunque, iperbolico definirlo il più poliedrico degli artisti viventi. Daniel Spoerri nasce il 27 marzo 1930 a Galati da Isaac Feinstein, ebreo poi convertitosi e diventato missionario per conto della Chiesa norvegese luterana, e da Lydia, nata Spoerri, cittadina svizzera. Quando la Romania nazista alleata alla Germania dichiara guerra alla Russia, il padre non riesce a sfuggire alle persecuzioni e muore nel pogrom del 1941. Con una fuga a Zurigo, Daniel assume il cognome della madre e la cittadinanza svizzera, accolto dallo zio Dr. Prof. Théophile Spoerri. “Una fanciullezza tumultuosa ha segnato l’adulto inquieto apolide che, nel 1971, è ancora alla ricerca della sua identità” 2. Cresce nell’entourage dello zio professore di letteratura romanza, nel retaggio culturale del Dada e del Cabaret Voltaire. In un Caffè incontra Max Terpis iniziando nel 1949 la carriera da ballerino professionista fino a diventare etoile. Dieci anni più tardi conoscerà Eva Appli e Jean Tinguely che rimarranno suoi intimi amici. Dopo una parentesi a Darmstadt, dove pubblica la rivista di poesia concreta Material e trova l’adesione di Arp, Christo, Duchamp e Soto alla casa editrice MA, torna a Parigi stabilendosi nella poi divenuta celebre stanza n. 13 dell’Hotel Carcassonne di rue Mouffetard. All’aderisce al manifesto del Nouveau Réalisme nell’aprile 1960 e nell’ autunno espone per la prima volta i tableaux-pièges in occasione del Festival dell’Arte dell’Avanguardia. Iniziano i successi: la prima personale italiana con Schwarz a Milano, i contatti con Fluxus ed esponenti della Pop Art (Warhol, Lichtenstein) a New York, il ritiro nell’isola greca di Simi nel 1966 con cui matura l’interesse per l’etnografia e l’influenza dell’arte primitiva. Nel continuo spaziare in tutte le forme di espressione utilizza détromp-l’oeil e collections, sviluppa musei sentimentali (1977-1989) ed esplora la Eat Art con happening ed aprendo nel 1968 a Dusseldorf, in Burgplatz 19, il Restaurant Spoerri a cui affiancherà la Eat Art Gallery. Nel 1983 incontra Pietro Caporrella che realizzerà la fusione di quasi tutte le sue sculture in bronzo. Il 25 luglio 1997 inaugura la sua Fondazione a Seggiano. Vive attualmente a Vienna.