Miti e legende e tradizioni da rispettare. Dopo la forzata sospensione per la pandemia, nell’antica Neapolis è tornata la Lampadedromia, la staffetta con le fiaccole su un percorso di 25 chilometri. Il più antico evento sportivo all’ombra del Vesuvio, in onore di Partenope e tra i più noti nel Mediterraneo, si è svoto, come da tradizione, tra l’Acropoli di Cuma e Castel dell’Ovo. L’itinerario suggestivo tra storia, mare e archeologia è stato voluto da Amartea, già ideatrice di Isolympia, ovvero dei Giochi Isolimpici Partenopei.
Approdata alla sua quinta edizione, la gara ancora una volta ha attirato podisti italiani e stranieri. Ben 77 le squadre che hanno aderito e oltre 250 i podisti iscritti, rapiti dall’indiscusso fascino del suo percorso: dall’Acropoli di Cuma, la prima colonia greca occidentale, per snodarsi lungo l’incantevole paesaggio dei Campi Flegrei, attraversando tutti i principali siti archeologici e monumenti del territorio, fino a Coroglio e al Pausylipon, per finire sul Lungomare alla Rotonda Diaz. Al termine della corsa è poi seguita la rievocazione storica con le fiaccole lungo via Caracciolo fino al Castel dell’Ovo, per concludersi con le premiazioni presso la Fontana del Gigante.
Alla Lampadedromia hanno aderito gli opliti della Scuola Guardia Krotoniate, il gruppo Ikkos di Taranto e, nel ruolo di Partenope, l’attrice e cantante Stefania De Francesco, che ha indossato l’abito realizzato da Francesca Flaminio. L’evento, col patrocinio e la collaborazione dei Comuni di Pozzuoli e di Napoli e del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, è stato organizzato in collaborazione con la società sportiva Napoli United e l’associazione I Sedili di Napoli e rientra in un vasto progetto internazionale, che coinvolge una rete di associazioni cittadine della Grecia e di quella che fu un tempo la Magna Grecia.