Una vittima, l’autista del minibus precipitato e 28 feriti registrati al pronto soccorso dell’ospedale di Capri. Questo il bilancio dell’incidente verificatosi ieri, riporta l’ANSA. Si chiamava Emanuele Melillo ed era ausiliario della Croce Rossa Italiana e, precisamente, era iscritto nei ruoli dei sottufficiali, con il grado di milite, dal 2011. Secondo una prima ricostruzione dell’accaduto, la sterzata, improvvisa, che ha determinato il grave incidente, potrebbe essere riconducibile a un malore. Si tratta, al momento, di una mera ipotesi, sulla quale gli investigatori stanno indagando senza trascurare nessun’altra pista. La causa del decesso di Melillo dovrà essere accertata dall’esame autoptico. Al vaglio del magistrato di turno della Procura di Napoli recatosi sul posto e della Polizia di Stato dell’isola, la dinamica del grave incidente.
Per la maggior parte si tratta di persone ferite in modo lieve, che non si trovavano sull’automezzo ma investite da detriti provocati dalla caduta. Quelli in condizioni più gravi sono i passeggeri del minibus. Due dei feriti, tra cui un ragazzo, sono stati trasferiti in elicottero a Napoli, rispettivamente nell’ospedale del Mare e al pediatrico Santobono. Altri due feriti sottoposti ad intervento chirurgico in attesa di trasferimento. Altri assistiti con cure e in fase di stabilizzazione emodinamica e assistenza respiratoria, sempre in attesa di trasferimento. Delle persone coinvolte nell’incidente quattro sono di nazionalità straniera, francese e libanese.
Ancora in corso i rilievi da parte della polizia scientifica di Napoli sul luogo del disastro a Capri. Gli esperti, con l’ausilio dei vigili del fuoco, stanno cercando di ricostruire la traiettoria del minibus finito nel dirupo. Sulle cause del disastro, fanno sapere gli investigatori, al momento è prematuro formulare qualsiasi ipotesi. Il quadro potrebbe essere più chiaro solo quando il mezzo verrà recuperato e verranno evidenziati i punti di impatto.
Il pulmino sarebbe precipitato per 5-6 metri. Il bus di linea precipitato a Capri è caduto da un’altezza di alcuni metri, rompendo la barriera di protezione della strada: è accaduto nella zona della spiaggia libera di Marina Grande. Sul posto le ambulanze del 118 per il trasporto dei feriti nell’ospedale dell’isola.
Sul posto anche i carabinieri dell’isola. Il minibus, dell’azienda Atc, era impegnato nel servizio di trasporto pubblico sull’isola e pare che a bordo avesse una decina di passeggeri.
Ancora sconosciute le dinamiche del minibus rimasto incastrato tra la scogliera e una struttura metallica, su un tratto di spiaggia libera, nei pressi del porto commerciale, non lontano da uno stabilimento balneare. Molta paura ma nessun ferito tra coloro che si trovavano sull’arenile, alcuni dei qual raccontano di essere intervenuti per confortare i feriti in attesa delle ambulanze.
Una scena straziante per i soccorritori e curiosi poco dopo le 11.30 di ieri: un ragazzino di 15 anni messo sulla barella piangeva a dirotto. Una mamma facendosi largo tra la folla cercava disperata il proprio figlio temendo il peggio. Le sirene spiegate delle ambulanze man mano che arrivavano sul posto.
“Sul luogo dove un minibus del trasporto pubblico è precipitato finendo la propria corsa a ridosso di un lido. Un morto e numerosi feriti il bilancio. A raccontarle è Giuseppe, un ragazzo del posto, tra i primi ad accorrere sul luogo del disastro. E’ qualcosa che difficilmente dimenticherò – racconta all’ANSA – specialmente la scena del ragazzino, avrà avuto 15/16 anni, che strillava dal dolore mentre lo fissavano sulla barella dopo averlo estratto dal pullmino. Un’immagine che, non lo nego, mi ha messo ko. Attorno tanta gente richiamata dalle urla e dal tonfo del sinistro”. “Una tragedia così da queste parti non me la ricordo. Il pullman è rotolato fino ad andare a impattare contro le cabine doccia dello stabilimento e nella cunetta che fa da spartiacque tra la spiaggia libera e il vicino stabilimento privato. Ancora un metro è il bilancio sarebbe stato ancora più pesante. C’era tanta gente a farsi il bagno visto il caldo torrido!”.