Lascia sgomenti la decisione del tribunale del Riesame di concedere gli arresti domiciliari a uno dei quattro uomini accusati dell’omicidio di Maurizio Cerrato, ammazzato il 19 aprile scorso a Torre Annunziata per soccorrere la figlia dopo una lite per un parcheggio. Ci auguriamo che la Procura della Repubblica faccia ricorso anche perché l’indagato avrebbe ammesso la sua partecipazione alla tragica spedizione punitiva. La nostra solidarietà va alla vedova e alle figlie di Maurizio Cerrato la cui esecuzione ha rappresentato uno spartiacque nella storia recente di Torre Annunziata e deve indurre tutti noi a reagire contro la camorra e il malaffare. È giunto il momento che Torre Annunziata si schieri. Chi è indifferente è complice dell’agonia della città. Occorrono segnali concreti a cominciare dallo Stato che dimostri di essere Stato. Ma anche la città deve scendere in campo a difesa della legalità contro la cultura della violenza e della sopraffazione”. Lo afferma in una nota il senatore Sandro Ruotolo del gruppo Misto.