Il Consiglio ha approvato all’unanimità un orientamento generale sulla proposta di revisione della direttiva relativa ai crediti al consumo. La direttiva riveduta abroga e sostituisce la direttiva del 2008 attualmente in vigore in materia di contratti di credito.
La proposta, presentata dalla Commissione europea il 30 giugno 2021, mira a garantire un livello più elevato di tutela dei consumatori e a modernizzare tale settore, a ridurre l’attuale frammentazione del mercato e ad approfondire il mercato transfrontaliero del credito al consumo.
Nei loro interventi i ministri hanno sottolineato l’importanza della legislazione in materia di credito al consumo e hanno posto in evidenza la necessità di tutelare i consumatori in un ambiente sempre più digitalizzato.
La direttiva riguarda nuovi prodotti e operatori del credito emersi grazie allo sviluppo del commercio elettronico. Semplifica le informazioni fornite ai consumatori affinché possano prendere decisioni informate e mira a rendere tali informazioni leggibili sui dispositivi digitali.
Per contrastare le pratiche irresponsabili in materia di concessioni di prestiti che potrebbero portare a un sovraindebitamento, la direttiva impone agli Stati membri di tutelare i consumatori dai tassi di interesse eccessivi e di promuovere l’educazione finanziaria e la consulenza sul debito. Essa introduce inoltre norme intese a valutare se un consumatore sarà in grado o meno di rimborsare il credito.
I ministri hanno ampiamente convenuto che la proposta presenta un compromesso equo ed equilibrato, il quale conferisce un forte mandato per i negoziati con il Parlamento europeo che dovrebbero iniziare quest’anno.
Il dibattito ha poi focalizzato l’attenzione sulla resilienza degli ecosistemi industriali strategici, durante il quale i ministri hanno sottolineato l’importanza di rafforzare la resilienza di tali ecosistemi.
Alla luce dei recenti sviluppi, i ministri hanno sottolineato che la guerra di aggressione russa contro l’Ucraina ha posto in evidenza la necessità di rafforzare la resilienza e la competitività della base economica dell’Europa. Di conseguenza, i ministri si sono detti disponibili a portare avanti i lavori su tali aspetti.
Il Consiglio ha esaminato iniziative specifiche per ridurre le dipendenze strategiche, in particolare per quanto riguarda le materie prime critiche. Nel contesto della preparazione, da parte della Commissione, di un’iniziativa legislativa sulle materie prime, i ministri hanno sottolineato l’importanza di garantire l’approvvigionamento da parte dell’UE di tali materie, essenziali per il successo delle transizioni verde e digitale. Hanno messo in evidenza varie leve, quali lo sviluppo di partenariati strategici con i paesi terzi, lo sviluppo dell’economia circolare e la creazione di un quadro per gli investimenti equo e sostenibile, anche dal punto di vista ambientale.
Infine, il Consiglio ha tenuto un dibattito orientativo sulle modalità per sostenere i giovani ricercatori in tempi di crisi e, più in generale, su come garantire loro buone condizioni di lavoro e prospettive di carriera a lungo termine una volta superata la situazione di emergenza.
Vari ministri hanno descritto le difficoltà incontrate dai giovani ricercatori nei rispettivi paesi, difficoltà che sono state aggravate dalle crisi in atto, quali la pandemia di COVID-19 e l’aggressione russa contro l’Ucraina. Per garantire il sostegno ai giovani ricercatori, il Consiglio ha rilevato l’importanza di coordinare le azioni a livello europeo volte a promuovere lo sviluppo sostenibile delle carriere scientifiche.
Buona parte dei ministri ha evidenziato la necessità di reti di sicurezza per prevenire gli effetti dannosi di future crisi. Tali azioni non dovrebbero limitarsi alla sola ricerca, ma riguardare anche altri settori, tra cui le politiche sociali, occupazionali e in materia di istruzione.