Si è conclusa ieri la 29° edizione del festival Dedica con un bilancio di grande successo e con un annuncio: nel 2024 la 30esima edizione sarà organizzata nel periodo che andrà dal 16 al 23 marzo.

“È stata un settimana intensa e ricca – ha affermato scrittrice francese Maylis De Kerangal -, abbiamo passato giorni molto emozionanti, e toccanti per me, perché ho visto tanta attenzione al mio lavoro, con incontri che ci hanno permesso di vivere momenti intensi di condivisione attorno ai libri e alla letteratura, che serve anche per creare comunità, collettività, condivisione: Dedica verifica ogni volta l’ipotesi che questa comunità sia possibile, è questa è la sua unicità, e per questo penso che Dedica sia qualcosa di straordinario come festival. Ero stata avvisata che sarebbe stato bellissimo e così e andata. Sono davvero felice”.

Autrice di grande e profonda sensibilità, Maylis de Kerangal viene considerata uno dei nomi più rilevanti della letteratura contemporanea. I suoi romanzi spaziano in ambiti e contesti diversi e hanno sempre forti agganci con la realtà. La sua personalissima scrittura ha un ritmo incalzante e si avvale di un linguaggio ampio, frutto di una ricerca accurata dove le componenti specialistiche finiscono per alimentare la narrazione, stimolare riflessioni e arricchire una conoscenza non solo tecnica, ma anche e soprattutto emozionale.

Il pubblico ha partecipato numeroso a tutti gli appuntamenti con quasi tutti gli eventi in calendario sold-out. Ma altrettanto successo hanno riscosso gli incontri che hanno portato Dedica e la scrittrice nelle università, con le aule sempre affollate, sia a Udine, che a Cà Foscari di Venezia e nell’ateneo Alpen Adria di Klagenfurt.

Circa 6mile le presenze totali e 2 mila, quest’anno, gli studenti di ogni età di Pordenone e provincia che hanno preso parte in vari modi al percorso Dedica scuola, avviato già all’inizio dell’anno scolastico.

Particolare soddisfazione è data poi, oltre alle collaborazioni con le diverse istituzioni, associazioni e sostenitori, da quello che si potrebbe definire il “bilancio sociale” del festival, che quest’anno, anche per i temi trattati dall’autrice nei suoi libri, ha dato spazio durante gli eventi a realtà come “In prima persona. Uomini contro la violenza sulle donne”, Carta di Pordenone, l’AIDO Fvg e il Centro trapianti del Friuli Venezia Giulia, la Nuovi Vicini Società Cooperativa Sociale – Impresa Sociale, in un crescendo di intrecci.

Ideato e curato da Associazione Culturale Thesis, il progetto Dedica è sostenuto da istituzioni ed enti pubblici – in particolare dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Pordenone, dalla Fondazione Friuli.

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