Sessismo e turpiloquio sono sempre inammissibili, soprattutto in un luogo di cultura e da parte di chi rappresenta le istituzioni. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, prende nettamente le distanze dalle dichiarazioni del sottosegretario Vittorio Sgarbi alla serata al Maxxi di Roma, che hanno generato polemiche. Il ministro ha inviato una lettera al presidente del Maxxi, Alessandro Giuli, per chiedere spiegazioni sugli eventi accaduti il 22 giugno scorso.
Sgarbi replica dicendo che al Maxxi si trattava solo di uno spettacolo e aggiunge che se si vuole censurare, allora bisogna censurare anche Mozart, Lorenzo Da Ponte, Lucio Battisti, Franco Califano e le loro opere che contengono riferimenti sessuali e altro. Tuttavia, le opposizioni non sono d’accordo e affermano che le parole del ministro Sangiuliano non sono sufficienti. Chiara Braga, capogruppo del Partito Democratico alla Camera, chiede provvedimenti e ritiene che anche Giorgia Meloni non possa restare indifferente. Il Movimento 5 Stelle chiede le dimissioni di Sgarbi, affermando che Sangiuliano dovrebbe trarre conseguenze dalle sue parole. Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi Sinistra, dichiara di aver dato mandato di citare in giudizio Sgarbi.
L’unico a chiedere pubblicamente scusa è il presidente della fondazione Maxxi, Alessandro Giuli, che si dice rammaricato e chiede scusa alle dipendenti e ai dipendenti del Maxxi, con i quali ha condiviso questo disagio. Amedeo Laboccetta, presidente di Polo Sud, afferma che Sgarbi è un amico, ma un uomo di governo non può esprimersi con un linguaggio da osteria. La sua esibizione al Maxxi è stata una pericolosa caduta di stile che offre un assist inaspettato agli avversari del governo.
Nel frattempo, durante la festa dei giovani di Fratelli d’Italia, denominata Fenix, Sangiuliano annuncia che in autunno verrà organizzata una grande mostra per celebrare il cinquantesimo anniversario della scomparsa di J.R.R. Tolkien, autore de “Il Signore degli Anelli”. Il ministro si dichiara soddisfatto dei dati relativi alla prima domenica di luglio, durante la quale l’ingresso ai musei era gratuito, affermando che il numero di visitatori è in costante aumento.