La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si schiera contro l’invio di munizioni a grappolo all’esercito ucraino da parte dell’amministrazione Biden. In una rara rottura con il fronte che appoggia l’Ucraina, Meloni ha espresso la posizione dell’Italia, sottolineando che il paese aderisce alla Convenzione che vieta la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio delle munizioni a grappolo. Ha inoltre sottolineato l’auspicio dell’applicazione universale dei principi della Convenzione nel quadro dei valori espressi dall’Alleanza atlantica.
Questa presa di posizione di Meloni mette in evidenza una divergenza con l’amministrazione Biden, che ha annunciato l’invio di munizioni a grappolo all’Ucraina per sostenere la controffensiva contro le posizioni russe nel sud e nell’est del paese. Fin dall’inizio, Francia e Germania si erano opposte a tale invio, e adesso si uniscono all’opposizione anche il premier britannico Rishi Sunak e la ministra della Difesa spagnola Margarita Robles.
Le munizioni a grappolo sono armi progettate per colpire un’ampia area con numerose cariche esplosive più piccole, con l’obiettivo di “saturare l’area” in termini militari. Tuttavia, queste bombe possono avere conseguenze devastanti, in quanto alcune di esse non esplodono all’impatto, trasformandosi di fatto in campi minati.
Meloni ha evidenziato che Amnesty International e Human Rights Watch hanno documentato l’uso di munizioni a grappolo da parte delle truppe russe, incluso l’impiego contro centri abitati con presenza di civili. Inoltre, la regione in cui si sta combattendo la controffensiva ucraina è stata pesantemente minata dai russi, creando il più grande campo minato del pianeta.
L’esercito ucraino ha dichiarato che terrà un registro delle zone in cui verranno utilizzate le munizioni a grappolo e ha assicurato che non le userà per colpire il territorio russo. Si sostiene che queste armi siano efficaci contro il sistema di trincee preparato dall’esercito russo, consentendo all’Ucraina di colpire con maggiore precisione e ottenere risultati più significativi nella sua controffensiva, nonostante l’assenza di copertura aerea.
L’obiettivo finale della controffensiva ucraina è quello di ottenere una posizione negoziale vantaggiosa con la Russia, ma ciò richiede che le truppe ucraine guadagnino terreno sul campo. La posizione di Meloni rappresenta una nota discordante all’interno dell’appoggio internazionale all’Ucraina, e la sua dichiarazione potrebbe avere ripercussioni sulla sua prevista visita alla Casa Bianca entro la fine di luglio.
Mentre la guerra in Ucraina prosegue, le divergenze tra gli attori internazionali si manifestano anche sulla questione delle munizioni a grappolo, sollevando interrogativi sulle strategie e le implicazioni etiche legate al loro utilizzo nel contesto del conflitto in corso.