Un Napoli under construction quello che si è visto ieri in campo a Dimaro contro la Spal davanti a circa duemila spettatori. La squadra dovrà assumere le caratteristiche più congeniali al gioco e agli schemi del nuovo tecnico, intanto però fa vedere sprazzi di gioco e qualche soluzione nuova.
Nel primo tempo è stata schierata una formazione inedita per applicare il solito (4-3-3): Gollini; Zanoli, Ostigard, Juan Jesus, Mario Rui; Folorunsho, Demme; Elmas, Politano, Zedadka; Simeone.
E’ ancora presto per avere segnali da alcuni giovani sui quali Garcia potrebbe puntare per il prossimo campionato. I primi 45 minuti sono andati via senza sussulti. E’ nella ripresa che la partita si infiamma, per così dire, nonostante la pioggia battente che cadeva su Dimaro. Quando, cioè, il tecnico francese ha schierato i big, da Osimhen a Di Lorenzo, da Anguissa a Lobotka e Kwara. Con una interessante versione di Raspadori sulla destra a dare manforte alle incursioni del capitano e con una buona presenza in area.
E’ Anguissa a sbloccare il risultato con un gran tiro da fuori area. Dopo il pareggio della Spal con l’eurogol di Puletto che ha centrato la porta di Meret (fuori dai pali) da metà campo, il Napoli fatica a trovare spazi e geometrie. A parte una traversa piena di Kvaratskhelia, non c’è altro da segnalare.
Oggi la carovana azzurra saluterà il Trentino e si trasferirà in Abruzzo, a Castel di Sangro, per la seconda parte del ritiro estivo precampionato dal prossimo 28 luglio al 12 agosto, con quattro amichevoli internazionali in programma a partire dal 29 luglio.