Sarà inaugurata un’opera unica nel suo genere nel giardino di Viale Mediterraneo, a Ladispoli (Roma), intitolata al Sindaco Pescatore Angelo Vassallo. La statua, in marmo travertino, raffigura Angelo Vassallo seduto, con il timone in mano e il capo leggermente girato, simbolo del suo impegno e della sua dedizione verso l’ambiente e la bellezza della natura.

L’iniziativa, patrocinata dal Comune di Ladispoli e supportata da alcune realtà locali come “Mignanti Marmi“, Fausto della “CI.SI.”, e “Edilizia Conte“, ha coinvolto cittadini ed associazioni della “Marcia degli Alberi“, i quali hanno generosamente contribuito alla copertura delle spese.

Angelo Vassallo è stato il Sindaco di Pollica (SA) e un ardente sostenitore dell’ambiente e della legalità. Ha lottato instancabilmente contro la criminalità organizzata e ha perso la vita il 5 settembre 2010 ad Acciaroli. A breve saranno 13 anni dalla sua morte e l’azione della Fondazione è instancabile nella ricerca della verità sui suoi assassini.

L’opera in marmo travertino dedicata al Sindaco Pescatore è un tributo sentito alla sua memoria e al suo impegno a salvaguardia dell’ambiente, preservandolo dalle infiltrazioni criminali.

Il progetto è stato avviato grazie all’instancabile lavoro dello scultore Napoleone Albero Romualdo e di Rosario Sasso, un cittadino-volontario attivo nel territorio di Ladispoli, che hanno condiviso la stessa passione per la valorizzazione dell’habitat naturale e della cultura.

Il giardino pubblico dedicato ad Angelo Vassallo a Ladispoli è diventato un luogo di pace e riflessione immerso nel verde, dove la comunità può trovare tranquillità e meditare situata sull’importanza e sulla bellezza della natura.

In questo Paese c’è chi non si è mai arreso. Non dipende dall’età, non dipende dalla classe sociale. Dipende solo dalla propria sensibilità e dalla cultura che ti porta a lavorare per anni, in silenzio, solo per raggiungere l’obiettivo. Negli ultimi mesi assistiamo ad un’amplificazione delle iniziative a favore di Angelo, per celebrarne i valori e l’attività amministrativa, vittima innocente di mafia. Significa che l’azione portata avanti dalla Fondazione inizia a germogliare attraverso i giovani. Tante piccole gocce, che hanno creato una grande onda di legalità, muovendosi su due binari: la ricerca costante, ossessiva, della verità sulla morte di Angelo e non ci fermeremo fin quando i responsabili dell’omicidio non saranno assicurati alla giustizia. Dall’altro lato le iniziative nelle scuole e nella comunità civile, affinchè la sua visione innovativa di amministrazione intesa come bene comune non vada dispersa“, dichiara Dario Vassallo, fratello di Angelo, sottolineando lo spirito che ha animato l’iniziativa e il duro lavoro dietro di essa.

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