Per Legambiente il nostro si conferma quindi tra i paesi che più amano i mici. Sfatato invece il mito di ‘Roma città dei gatti’. È Napoli il capoluogo con più esemplari registrati all’anagrafe, 80.740 nel 2021, di cui 21.050 in colonie feline. A seguire Taranto con 12.566 gatti e Brescia con 8.902.
In percentuale, però, spicca il primato di Sant’Angelo in Lomellina, in provincia di Pavia, che dichiara di avere più di un gatto ogni due cittadini residenti. Ma se Roma non è più la città dei gatti, rimane comunque quella dei ‘gattari’, il termine con il quale si indicano tutte quelle persone che si prendono cura dei mici randagi, portando loro da mangiare nelle colonie feline che a Roma, secondo il censimento delle Asl, sono oltre 5mila.
I felini rimangono in cima agli animali domestici più apprezzati secondo il rapporto Eurispes 2023, per il quale il gatto viene scelto dal 34,4 per cento degli intervistati ed è secondo solo al cane, solido al 42 per cento.
Tra i 10 e 15 milioni gli esemplari tenuti in casa secondo Legambiente, che stima tra 66mila e 72mila le persone ufficialmente impegnate nel loro accudimento volontario e tra 700mila e fino a un milione i gatti liberi presenti nelle colonie feline, una realtà talmente diffusa sul territorio da essere stata disciplinata con una legge specifica, la 281 del 1991, che ne prevede la registrazione nelle città italiane.