La benzina sale ancora, al self in autostrada a 2,019 euro. Federcontribuenti: il prezzo cali di 20 cent

Continua la tendenza al rialzo del prezzo medio della benzina in autostrada: oggi, dall’aggiornamento dei dati forniti dal Mimit, risulta ancora in salita per il self sulla rete autostradale con un prezzo medio di 2,019 euro al litro. Il 14 agosto il prezzo era di 2,015 euro. Il gasolio self, sempre in autostrada è a 1,928 (1,921 alla vigilia di ferragosto), il Gpl servito è stabile a 0,842 euro come il metano a 1,528 euro. Guardando alla verde in modalità self, fra le regioni il prezzo medio più alto è ancora in Puglia a 1,969 euro a litro e la meno cara nelle Marche (1,924 euro al litro).

“Il prezzo della benzina potrebbe essere ridotto di 20 centesimi al litro senza nessuna conseguenza negativa sulle casse dello Stato”. Lo sostiene Federcontribuenti che sta per lanciare una “operazione verità” sulla composizione del prezzo dei carburanti alla pompa. L’associazione spiega che presenterà una campagna di sensibilizzazione sull’aumento dei carburanti dal titolo “Metà del tuo pieno va in tasse allo Stato” con una grafica stampata su un adesivo che sarà attaccato “su molte pompe di benzina”. “E’ giusto che i cittadini sappiano – sostiene Marco Paccagnella, presidente di Federcontribuenti – che il 55% del costo del litro di benzina è costituito da tasse; su due euro di costo al litro della benzina verde il totale delle accise arriva a 98 centesimi, a cui viene applicata una imposta sul valore aggiunto di 20 centesimi. Praticamente una tassa sulle tasse. La materia prima costa solo per 60 centesimi sul prezzo finale che viene completato da 22 centesimi dei costi di distribuzione del carburante dalle petroliere al benzinaio. Gli esercenti delle stazioni di servizio sono l’anello debole della catena. A loro, se tutto va bene vanno solo 4 centesimi al litro”. “Questi aumenti ingiustificati, come i 2,7 euro in una pompa sulla Milano-Varese – conclude Paccagnella – non fanno altro che provocare danni morali e materiali ai cittadini e alle imprese. Tutto ciò è inaccettabile e invitiamo dunque anche i direttori competenti del ministero a tornare al loro lavoro in questi giorni per dare una risposta seria e concreta mettendo in moto tutti gli strumenti per fermare questo tsunami”.

 

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