Il rigore causato dall’esordiente in maglia azzurra Cajuste, segnato al 7’ da Harroui, è stata una doccia fredda. E proprio come una doccia fredda, nel caldo pomeriggio del Benito Stirpe di Frosinone, ha dato vitalità e vigore ai ragazzi di Garcia.

Alla fine il Napoli si è imposto per 3 reti a uno contro un Frosinone volenteroso ma impotente di fronte al gioco dei campioni d’Italia.

Ci pensa Politano a rimettere in pari gli azzurri, al 24esimo con un gol alla Politano. Poi la doppietta di Osimhen (42’ e 79’) restituisce il senso della partita, con 19 tiri totali fatti dal Napoli contro i 4 del Frosinone e un possesso palla di 52% contro 48%.

E poteva finire 4 a 1 se il gol di Raspadori non fosse stato annullato in seguito al check che segnalava un fuorigioco di Cajuste che, però, in tv non è stato mai riproposto.

Da segnalare il palo di Baez su punizione, la prodezza balistica di Osimhen che si candida già a guidare la classifica cannonieri, la parata di Turati sul sinistro al volo di Raspadori.

Garcia, che nel secondo tempo con le sostituzioni ha provato anche a cambiare modulo, può ritenersi soddisfatto. Si tratterà di mettere a punto la sua idea di gioco calibrandola sul talento dei campioni d’Italia.

Per Eusebio Di Francesco ci sarà da lavorare anche se Caso, Cuni, Baez e compagni hanno dato una bella prova di carattere contro un avversario molto forte.

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