Due bande di ragazzini, armati di bastoni, pronti a scontrarsi nella villa comunale di Calvizzano, alle porte di Napoli: ad evitare lo scontro, stasera, è stato il sindaco, Giacomo Pirozzi, che passava di lì. A raccontare il “fatto increscioso” di cui è stato testimone, e protagonista, è lui stesso.
“Mi trovavo nei pressi della Villa Comunale Calvisia – afferma – quando ad un certo punto ho intravisto da lontano un folto gruppo di ragazzini che impugnava mazze di legno e da baseball. Non appena mi sono reso conto di quanto stava accadendo mi sono precipitato verso i ragazzi per capire quali fossero le loro effettive intenzioni. Gli ho ordinato di buttare quello che impugnavano. Da quanto ho capito i gruppi che si fronteggiavano erano pronti a darsele di santa ragione”. “Ho poi appreso – prosegue il sindaco – che è prassi ormai da qualche tempo dare vita a scontri tra bande di adolescenti provenienti da vari comuni dell’hinterland, che si raduno a Villa Calvisia, per sfidarsi fisicamente. Ho informato immediatamente i carabinieri, che sono giunti sul posto, e ho redarguito le persone presenti in villa che sembravano disinteressate alla vicenda”.
“Credo che ogni buon cittadino – sottolinea Pirozzi – debba denunciare o segnalare alle autorità queste intollerabili manifestazioni di violenza. Adotteremo provvedimenti restrittivi per far sì che tali episodi non si ripetano, prima che accada l’irreparabile. Non possiamo consentire che le nostre strade diventino un far west senza regole e fuori controllo. Sto valutando la possibilità di chiudere temporaneamente la struttura, nel rispetto delle tante famiglie terrorizzate e dei residenti che subiscono immani disagi, in attesa di individuare in breve tempo una soluzione definitiva per una gestione serena di questo bene pubblico”. La conclusione del sindaco è che “ormai si è perso ogni valore umano e civile. Non è possibile che un luogo di divertimento si trasformi in un campo di battaglia. Le baby gang sono un tema serio da affrontare, le nostre periferie impazzano di giovani pronti a dare sfogo a violenze brutali. Serve tanta collaborazione tra amministrazioni comunali, forze dell’ordine, tribunale dei minori e servizi sociali”.