Anche in Spagna è in corso un aumento di attività da parte di “gruppi e bande giovanili violente e di carattere identitario” di diverso tipo, una situazione che riguarda “non solo grandi città, ma anche nuclei urbani medi e piccoli”: è quanto sostenuto dalla Procura generale dello Stato nella sua memoria annuale relativa al 2022, appena resa nota.
Nello specifico, la procura evidenzia che tali fenomeni possono riguardare persone che vengono attirate verso attività illegali “sin dall’infanzia”, anche per il ruolo esercitato in questo senso da strumenti come internet. Inoltre, la Procura Generale spagnola ha rilevato un aumento “specialmente preoccupante” dei reati di omicidio o tentato omicidio commessi da minorenni, cresciuti del 14,7% rispetto al 2021 sino alla cifra di 101.
Una delle città più colpite dal fenomeno delle ‘baby gang’ è Madrid, dove, secondo la pm incaricata delle indagini a riguardo, “il livello di violenza” registrato in questi gruppi “è così gratuito da portare a scontri in strada tra bande che hanno l’obiettivo di dominare il proprio quartiere, in cui vengono utilizzati strumenti pericolosi e armi nel tentativo di ottenere il controllo territoriale”.