“Nel Casertano il tema forte dal punto di vista della sicurezza è quello della criminalità organizzata, sicuramente meno visibile di prima ma comunque presente. Ma noi monitoriamo con attenzione anche la criminalità straniera, che potrebbe entrare in contrasto con quella italiana”.
Lo ha detto il questore di Caserta Andrea Grassi nella conferenza stampa di presentazione dei nuovi vertici della Squadra Mobile, il neo-capo Dario Mongiovì (originario di Palermo) ex dirigente alla Squadra Mobile di Sassari, e il suo vice Massimiliano Mormone (originario di Grumo Nevano, nel Napoletano) proveniente dal Dipartimento della Polizia postale a Napoli. Grassi si sofferma anche sugli organici della Questura, spiegando che a Castel Volturno, come è emerso durante il Comitato per l’ordine e la sicurezza tenutosi il 7 agosto scorso alla presenza del Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, “sono arrivate venti unità in più”. Ma le carenze negli organici riguardano tutta la provincia e oltre. “È un problema che c’è in tutta Italia, dobbiamo lavorare con le risorse che abbiamo” spiega Grassi. Ancora su Castel Volturno, dove dopo il comitato ci furono alcune operazioni di controllo straordinario del territorio, cosiddette “Alto Impatto”, come quella realizzata a Caivano qualche giorno fa, il questore sottolinea che le operazioni Alto Impatto “non sono solo pubblicità ma servono anche per capire certe dinamiche del territorio. E comunque non sono le uniche modalità operative” prosegue lasciando intendere che per ora non ce e dovrebbero essere nel Casertano. Grassi garantisce massima attenzione alle fasce deboli, tra cui gli anziani e i minori – “qui a Caserta e nelle altre città della provincia – osserva – c’è una movida molto vivace e spesso pittoresca” – quindi parla anche della videosorveglianza, che a Caserta e provincia non decolla. “Siamo sempre in contatto con la prefettura, sicuramente le telecamere sono un supporto importante”.