Il Dipartimento di ingegneria civile, edile e ambientale dell’Università Federico II di Napoli si conferma snodo nevralgico internazionale per l’identificazione e l’attuazione di strategie per aumentare la vivibilità, la competitività e le prestazioni sostenibili dei sistemi urbani. Lo testimonia il riconoscimento internazionale per il sedicesimo volume di TeMa, la rivista scientifica di urbanistica realizzata dal Tema Lab dell’Università Federico II di Napoli, che è on line e ottiene un grandissimo riconoscimento rientrando di diritto tra le poche riviste italiane di urbanistica ad aver ottenuto l’indicizzazione su Scopus, il più importante database di articoli e volumi riconosciuto dalla comunità scientifica internazionale. Un grande risultato, si legge in una nota, per la rivista che ha appena pubblicato il nuovo numero con nove articoli provenienti da ogni angolo del mondo, realizzati da ricercatori originari di dieci paesi diversi. Il nuovo numero open access, disponibile sul sito www.serena.unina.it, affronta gli effetti del cambiamento climatico e in generale le sfide che la città si ritrova a dover fronteggiare e vincere. Oltre ai contributi realizzati dai gruppi di ricerca italiani, l’uscita di settembre 2023 si è arricchita con i lavori di studiosi provenienti da Austria, Nepal, Malta, Nigeria, Spagna, Colombia, Sri Lanka e Turchia. Nata nel 2007, Tema Journal, si presenta come uno spazio a disposizione di docenti e ricercatori per l’incontro e il confronto su vari temi della disciplina urbanistica. “Obiettivo della rivista – spiega Rocco Papa, direttore di Tema, riassumendo la mission della rivista di settore specializzata quadrimestrale – è dare un contributo alla costruzione di nuove competenze, scientifiche e allo stesso tempo professionali, su uno degli argomenti di sempre maggior interesse per chi studia e opera nei settori delle trasformazioni fisiche della città e del territorio: l’integrazione tra le discipline che studiano le trasformazioni urbane e quelle che affrontano le tematiche del governo”.