“Sono felice dell’incarico ricevuto e lo vivo con grande senso di responsabilità. Conosco benissimo le grandi capacità del nostro Pronto Soccorso e le problematiche che lo caratterizzano”. Lo ha detto Filomena Liccardi, nuovo primario del Pronto Soccorso e Obi del Cardarelli di Napoli. Liccardi era la vice di Fiorella Paladino, primario del Pronto Soccorso per molti anni e dal 1 settembre andata in pensione. “Lavorerò – ha detto Liccardi – insieme a tutti i colleghi del Pronto Soccorso per mettere a punto procedure e percorsi che possano permetterci di migliorare ulteriormente l’assistenza ai nostri pazienti e di facilitare la nostra attività”. Il nuovo primario comincia a lavorare nel periodo di nuovi lavori di miglioramento di una parte del Pronto Soccorso. Il ruolo di primario è stato assegnato con un concorso che si è concluso a inizio settembre a cui si erano candidati sette professionisti provenienti da Campania, Basilicata, Calabria e Lombardia, di cui tre già avevano un incarico di primario. Il concorso si è svolto in base alle attuali recenti normative, a seguito delle quali: è compito della Commissione indicare i primi tre classificati ed è obbligo dell’Azienda proporre la nomina del vincitore nel preciso ordine di valutazione della commissione. Il primo classificato, il dottor Antonio Voza, già primario dell’Humanitas di Rozzano (Mi) ha rinunciato alla nomina la scorsa settimana. Il secondo classificato, la dottoressa Filomena Liccardi, già facente funzione primario al Cardarelli, ha comunicato la propria disponibilità e ha accettato l’incarico. Liccardi vanta una grande competenza clinica e professionale nelle attività di Pronto Soccorso: 61 anni, specializzata sia in Cardiologia che in Anestesia e Rianimazione, ha speso 29 anni della sua carriera nei Pronto Soccorso del Cardarelli, di Villa Betania, dell’Ospedale Moscati di Aversa; da sette anni ricopre l’incarico di Responsabile dell’Unità di cure Subintensive presso il Pronto Soccorso-OBI del Cardarelli. Liccardi ha già svolto il ruolo di primario facente funzione a partire dallo scorso marzo, sostituendo il precedente Direttore: la dottoressa Fiorella Paladino, assente per ferie, in previsione del pensionamento. Al Cardarelli è stata anche nominata Manuela Priolo come nuovo primario della Genetica Medica e di Laboratorio. Priolo ha oltre 60 pubblicazioni scientifiche su riviste e vanta un’esperienza di diciannove anni in unità di assistenza di Genetica Medica, oltre ad essere stata per 12 anni la coordinatrice dell’area sud per il registro malattie rare della regione Calabria.
Intanto dal 25 settembre il nosocomio apre un nuovo cantiere di trasformazione per migliorare gli spazi di accoglienza dell’ospedale con il maggior numero di accessi dalla città e dalla provincia. I nuovi lavori interessano le aree dedicate all’accoglienza dei pazienti che hanno già effettuato il triage e sono in attesa di essere accolti negli ambienti dell’OBI (Osservazione Breve Intensiva) e interesseranno un’area di circa 300 metri quadri. previsti circa 30 giorni di lavorazione, con un programma di lavoro serrato e soluzioni tecniche che permetteranno di accelerare moltissimo il lavoro di operai e tecnici.
L’obiettivo di questo intervento, spiegano dal Cardarelli, è ridefinire gli spazi, così da garantire maggiore comfort ai pazienti in attesa di ricovero dopo il triage. La nuova tranche di lavori al Pronto Soccorso arriva in un Cardarelli che non era oggetto di lavori di ristrutturazione da oltre 20 anni. “Questa seconda tranche di lavori – spiega Antonio d’Amore, direttore generale del Cardarelli – permetterà al Pronto Soccorso di poter contare su una superficie complessiva di 500 mq rinnovati già dalla fine di ottobre. La prima fase di lavori si è conclusa a febbraio ed ha interessato l’area di accoglienza e valutazione triage. Questa seconda parte dei lavori, invece, riguarderà la zona di sosta dei pazienti che devono essere indirizzati ai reparti o devono essere accolti nel reparto di Osservazione Breve Intensiva; si tratta di interventi mirati a garantire maggiore privacy ai pazienti, un migliore comfort e condizioni di lavoro più idonee per gli operatori. Per continuare a garantire assistenza, le attività sanitarie non potranno fermarsi, nonostante la ridotta disponibilità degli spazi. Il cantiere sarà il più veloce possibile, ma chiediamo a tutti di avere pazienza e utilizzare al meglio tutti i servizi di assistenza sanitaria garantiti dal territorio della città e della provincia di Napoli“.