Una vigilia zen al Maradona, alla ricerca dell’unità, con la squadra e il tecnico Garcia con in testa un unico obiettivo da perseguire: dare tutto per ottenere tre vittorie di fila in campionato contro Udinese, Lecce e Fiorentina e giocarsela ad alto livello in Champions nella sfida della prossima settimana contro il Real.

E’ trascorsa all’insegna di questo leit motiv la vigilia del match con i friulani, solo in parte condizionata dalla notizia dell’indagine aperta nei confronti del presidente De Laurentiis dalla procura di Roma con l’accusa di falso in bilancio nell’ambito dell’operazione che ha portato Osimhen dal Lille al Napoli.

Dalla società azzurra trapela serenità rispetto a un atto dovuto, l’iscrizione nel registro degli indagati, dopo il passaggio del fascicolo da Napoli a Roma. Domani però l’attenzione sarà tutta sul campo da parte di una squadra che ha fatto due punti nelle ultime tre giornate e che vuole assolutamente tornare a vincere al Maradona. Garcia e Osimhen hanno fatto pace e la squadra cercherà nuove soluzioni per fargli arrivare palla, magari aumentando i cross che lo scorso anno erano di più, ma anche puntando sui tiri da fuori area di Zielinski e Kvaratskhelia, pronti a tornare protagonisti. Serve il gol, come dice da tempo Garcia che deve fare i conti con una classifica in cui dopo cinque giornate il Napoli è settimo e ha fatto 8 reti, gli stessi numeri messi insieme dal Lecce terzo e sorpresa finora del campionato con tre punti più degli azzurri. L’attacco deve sbloccarsi e può farlo contro l’Udinese, che finora ha segnato un solo gol e ne ha presi sei, ma vuole svoltare e crede nella possibilità di ben figurare al Maradona. Le risposte dovranno venire da una squadra che al momento Garcia sembra pronta a confermare nonostante il calendario fitto: davanti Politano è pronto a ricomporre il tridente dello scorso anno, che funzionava con i cross per Osimhen, ma anche con l’accentramento dell’esterno destro per provare il tiro.

Garcia lavora sugli schemi, sapendo anche che deve tenere, soprattutto nella ripresa, la squadra ben unita, con centrocampo e difesa in sincronia nei movimenti, senza lasciare spazi al contropiede avversario come visto nelle gare contro Lazio e Bologna. Le soluzioni ci sono e ora il gruppo azzurro deve dimostrare di volerle seguire visto anche il segnale lanciato dal presidente De Laurentiis che ha blindato il suo tecnico mostrando di avere ancora fiducia in lui rimandando un primo bilancio agli inizi di ottobre, dopo la sfida con la Fiorentina e prima dello stop per le nazionali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *