Torna a sorridere il Napoli, torna a respirare Rudi Garcia. Campioni d’Italia che passano al Bentegodi grazie a un primo tempo in cui mettono a nudo le pochezze tecniche e tattiche di un Verona “senza senso”, con Baroni che sceglie un undici improbabile. Il Napoli è un diesel, parte piano, al piccolo tratto ma quando inserisce la marcia l’Hellas si perde. Ripresa più equilibrata, Kvaratskhelia firma il tris in apertura, poi un Verona più logico e con più orgoglio trova la rete con Lazovic e pur rischiando il poker si fa più presente e minaccioso dalle parti di Meret. Parte bene il Verona, che su angolo crea un paio di buone opportunità, prima con Dawidowicz poi con Magnani. Il Napoli cresce con il tempo, guadagna campo, Lobotka diventa più centrale nel gioco dei partenopei e il tridente offensivo Politano, Raspadori e Kvaratskhelia inizia a carburare. Ci prova Raspadori su punizione, Montipò ci mette i pugni; ancora portiere di casa protagonista su una conclusione dal limite di Politano. Il Verona non riesce più a ripartire, si abbassa colpevolmente pensando solo a chiudere gli spazi davanti alla propria area. Ma il Napoli ha più qualità nel palleggio, muove palla, mette alle corde la difesa gialloblù. Una giocata sulla corsia di sinistra di Raspadori mette Politano in grado di sbloccare il match: sinistro al volo e Montipò battuto. Lo stesso Montipò riesce a non farsi superare qualche minuto più tardi, quando respinge la conclusione ravvicinata di Cajuste dopo l’assist di Raspadori. Nel finale di frazione fatale ripartenza del Napoli: Politano spezza la difesa veneta servendo sul fronte opposto Kvaratskhelia, che salta Magnani e calcia forte sul primo palo beffando ancora una volta Montipò. Baroni cambia subito ad inizio ripresa per dare la scossa ad una squadra che sembra alla deriva. Dentro Bonazzoli, Terracciano e Lazovic, fuori Ngonge, Amione e Serdar. Ad affondare la barca Verona ci pensa ancora una volta Kvaratskhelia, che sigla la personale doppietta e la terza rete dei campioni d’Italia con un contropiede mortifero a una difesa del Verona davvero mal posizionata. I padroni di casa hanno un sussulto d’orgoglio: Di Lorenzo pasticcia, Lazovic di sinistro realizza. Poi le squadre si allungano e fioccano le occasioni: Sfiora il poker Cajuste, Meret è bravo su Bonazzoli a non riaprirla del tutto. Vicino alla rete dell’ex anche Simeone e infine ancora Meret reattivo su Lazovic.