Circa 45 minuti è durata la conferenza stampa dell’allenatore dell’Union Berlino Urs Fischer e del centrocampista Rani Khedira, alla vigilia del match Union Berlino-Napoli, nella sala conferenze del Training Center FC Union Berlin di Berlino.
Per Fischer, si tratta di un appuntamento importante. La sua non è una posizione comoda in questo momento: l’anno scorso la sua era la miglior difesa della Bundesliga, quest’anno va molto male. Sabato scorso ancora una sconfitta, 3 a zero in casa contro lo Stoccarda; in campionato ha raccolto solo 6 punti ed è al 15esimo posto. Motivo per cui la sua panchina è stata in bilico, poi è arrivata la riconferma dal Ds. “Sentire la fiducia fa sempre piacere – dice Fisher -, in passato insieme abbiamo raggiunto e festeggiato successi, ora siamo in un momento difficile e dobbiamo restare compatti anche come società per riprenderci. Io lavoro tutti i giorni per migliorare e tornare sulla strada giusta, il sostegno può fare solo bene, ma sappiamo che il calcio dipende dai risultati. Io non penso a ciò che può succedere tra 3-4 settimane, ma penso solo ad oggi ed a complicare le cose al Napoli esprimendo il massimo potenziale. Poi se la squadra ipoteticamente non dovesse più seguirmi, saprei cosa fare”.
Fisher sa che lo Stoccarda va archiviato: “Abbiamo davanti un avversario difficile, i campioni d’Italia – afferma -, serve fiducia ma gli ultimi risultati non sono stati positivi e ci manca autostima ma dobbiamo restare ottimisti e dobbiamo sapere che il calcio è anche divertimento. Affronteremo il Napoli nel modo giusto per portare via punti” Sa bene che manca “la compattezza, ma anche il vincere duelli – aggiunge -, poi ci manca concretezza in varie fasi di gioco, non è solo un aspetto. Dobbiamo ritrovare compattezza e solidità nell’uno contro uno, domani sarà importante fare un piccolo passo in avanti per crescere”.
Su Garcia, Fisher, poi, dice: “Non lo conosco personalmente, ho seguito molto il Napoli e posso dire che è una squadra compatta, si muove bene senza palla, ha qualità sugli esterni, nell’uno contro uno, sarà difficile. E’ quinto a 5 punti dalla prima, non penso sia in difficoltà o in crisi. Hanno Osimhen fuori, pure un centrale difensivo mancherà, ma mi aspetto il Napoli di sempre, è forte, gestisce bene la pressione, è pericoloso in tutti i settori, sugli esterni con Kvaratskhelia e Politano uno contro uno. Cito anche Lobotka, il metronomo del loro centrocampo, sarà difficile. Proveremo a fargli toccare meno palloni a Lobotka, ma senza una trappola per lui”.
L’allenatore del Berlino dovrà fare i conti anche con gli infortunati. “Domani mancheranno sicuramente Juranovic e Roussillon che sono fuori, su Gosens ha fatto massaggi, l’ho visto allenarsi a parte e forse può giocare un po’. Intanto è stato recuperato Knoche, ha giocato sabato per la prima volta, avrebbe potuto fare anche i 90 minuti, ma è uscito a scopo precauzionale. Può giocare. Bonucci, ma non solo, devono preoccuparsi perché significa tenere tutti sulla corda per aiutare”.
Khedira, rientrato dopo un problema al polpaccio, si dice pronto al debutto in Champions:
“Sono contento di essere tornato, ho messo minuti nelle gambe, dispiace che la gara non è andata bene, ma sono felice del ritorno e sono contento di giocare domani in Champions. La parola d’ordine è continuare ad avere fiducia, ottimismo, domani dovremo giocare con umiltà, domani non sarà semplice ma non dobbiamo deprimerci e dobbiamo provare a vincere”.
Sul giovane talento georgiano che gioca nel Napoli, il 29enne centrocampista tedesco dice: “Sicuramente è un buon giocatore, non a caso è stato ribattezzato Kvaradona, ho sentito questo gioco di parole, forma un grande attacco con Osimhen che non ci sarà, è un attacco difficile da fermare, ha contribuito allo Scudetto e sarà un avversario difficile ma si difenderà di squadra lasciano meno spazio possibile e raddoppiando”.
Quando gli chiedono se Bonucci gli ha parlato del Napoli, risponde: “Non ancora, è l’allenatore che ci prepara alla gara e l’ha fatto nella maniera più corretta”.
Un’ultima battuta di Fischer è stata sul ritrovare compattezza: “Ci siamo detti di tornare a fare quello che sappiamo fare, correre, compattezza, ritrovare automatismi, prendere le decisioni giuste e vincere i duelli, rischiando quando è necessario”.