In Europa a tutti i costi: Renzi riparte da Mastella e punta al 4%

Renzi chiama, Mastella risponde. Ecco l’ultima “trovata” in vista delle Europee dell’ex premier. Dopo la rottura sanguinosa con Azione (e tanti saluti al Terzo Polo) il leader di Italia Viva cerca candidati per presentare una lista in grado di superare la fatidica soglia del 4%. Una missione quasi impossibile se pensiamo che al momento i sondaggi non sorridono al partito del senatore fiorentino. Per Swg di La7 al 30 ottobre 2023 Iv è al 2,8%. Impresa assai ardua. Chi vivrà vedrà. Tuttavia il divorzio dall’ex Ministro dello Sviluppo Economico ha generato reazioni negative nel mondo renziano in Campania. Il primo a non aver condiviso tale scelta è Nicola Caputo.

In odore di candidatura per il Parlamento Europeo, l’Assessore all’Agricoltura della Regione Campania ha frenato l’entusiasmo dei suoi referenti territoriali nelle ultime settimane. Tant’è vero che sul suo profilo ufficiale a margine della visita di Renzi a Napoli si legge cosi: “Ieri una bellissima giornata di Politica, di bella politica. Prima a Bari e poi a Napoli con centinaia e centinaia di persone. A Napoli si è superata ogni aspettativa e ben 800 persone hanno affollato la sala dell’Hotel Ramada per accogliere uno straordinario Matteo Renzi. La Campania regala, come sempre e come solo noi possiamo fare, tanto entusiasmo e tanta passione. Forse il 3 % che ci attribuiscono i sondaggi era tutto in quelle sale ieri o forse quel 3% è molto sottostimato e i sondaggisti presto saranno costretti a cambiare campione di riferimento. Matteo Renzi ha parlato in maniera trascinante da vero leader e ha chiuso il suo intervento con il video di Al Pacino tratto dal film Ogni maledetta Domenica: In questa squadra si combatte per un centimetro. in questa squadra ci massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

E, da oggi, per noi sarà così, centimetro per centimetro, voto per voto, faremo la differenza. Una grande squadra in Italia, in Campania e nel Sud, un grande leader e tanti contenuti per “volare alto”, per andare in Europa da protagonisti. Certo meglio sarebbe con la Lista unica Renew Europe e io stesso lavorerò affinché ciò avvenga ma, se non dovesse accadere, siamo pronti a scendere in campo ed il risultato sarà sicuramente superiore al 4%! Sfida accettata! E da oggi e per i prossimi mesi continuerò a recuperare centimetri su centimetri, voto su voto, per affermare le nostre idee in Europa, e tanti amici lo faranno con me.”

In parole povere Caputo è pronto a candidarsi a patto che Renzi e Calenda facciano la pace. Ma non è tutto. Negli ultimi giorni l’ex sindaco di Firenze ha intensificato nuovamente i rapporti con un altro volto noto della politica campana: Clemente Mastella. Il sindaco di Benevento è pronto a candidare la moglie Sandra Lonardo, ex senatrice di Forza Italia, alle Europee nella lista dell’ex Presidente del Consiglio. Uno scenario che obbliga i renziani a una riflessione profondamente politica. Primo punto. Cosa spinge Renzi ad affidarsi all’usato sicuro se ha sempre sostenuto di voler creare una nuova classe dirigente? Chiaramente da parte di Mastella c’è tutto da guadagnare. Con la candidatura della moglie entrerebbe ufficialmente nel partito del leader toscano  riconquistando un’identità politica ridimensionata negli ultimi anni. Secondo punto. Se Renzi non supera il 4% è politicamente finito. E tanti saluti alla leadership di Forza Italia. Nessuno in FI si sognerebbe di regalare l’ingresso a un soggetto politico senza voti e senza rappresentanza. Punto terzo. Inutile girarci intorno. Gli addii eccellenti di Calenda, Rosato, Bonetti e di tutti gli altri hanno obbligato Renzi a raccogliere tutto ciò che è riconducibile al centro pur di ingrossare le fila della lista alle Europee. Anche a costo di guardare al passato. E Mastella ne è l’esempio lampante. Quarto punto. Cosa ne pensano Ciro Bonajuto, Mimmo Brescia e tutti quei giovani che vedono in Renzi l’occasione per non essere aggrappati ai vecchi dinosauri della politica? Cosa diranno quando si ritroveranno bello stesso partito di Mastella con 30-40 anni di differenza? Lasciamo a voi ogni considerazione. Pur di salvare capre e cavoli ecco i risultati.

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