Per i “troppi ritardi, sprechi e lavori bloccati nelle opere di prevenzione dei dissesti idrogeologici”, l’Anac è intervenuta sui Commissari per il dissesto e ha avviato un’indagine conoscitiva dettagliata, regione per regione, “così da appurare le cause di ciò che sta bloccando i lavori, e favorirne il più in fretta possibile la ripartenza, anche affiancando la regione nella risoluzione delle procedure complesse”. “Vogliamo evitare che i fondi stanziati vengano spesi in ritardo o sprecati – dice all’ANSA il presidente dell’Autorità anticorruzione Giuseppe Busia – L’indagine conoscitiva aperta vuole individuare i possibili rallentamenti e affiancare le amministrazioni così da risolvere in tempi rapidi gli intoppi. Una sorta di vigilanza collaborativa preventiva. Vogliamo fare di più e muoverci in via preventiva, perché tali disastri non si ripetano, e i rischi siano ridotti”. Dal 1999 ad oggi sono stati finanziati 11.204 interventi di difesa al suolo per un importo complessivo di dieci miliardi. Di questi interventi, 1.436 risultano ancora in fase di esecuzione.

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