In tutto il mondo si celebra la Giornata Mondiale della Consapevolezza sugli Tsunami (World Tsunami Awareness Day, WTAD).

La Giornata è stata istituita nel 2015 dall’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione del rischio di disastri (United Nations Office for Disaster Risk Reduction, UNDRR) promotore sui social dell’iniziativa #GetToHighGround.  La scelta del 5 novembre è legata a una storia di consapevolezza e di speranza, quando in Giappone nel 1854 Goryo Hamaguchi salvò centinaia di persone da un grande tsunami in arrivo sulle coste del suo villaggio.

L’iniziativa, quest’anno, ha un nuovo obiettivo: “Combattere le disuguaglianze per un futuro resiliente ai disastri”, questo è il tema principale attorno al quale verteranno le attività del WTAD 2023. La povertà, le disuguaglianze e le vulnerabilità costituiscono le variabili che, in caso di tsunami, accrescono il gap di risposta allo stato di emergenza, specialmente per la popolazione maggiormente vulnerabile come le donne, i bambini e le persone con disabilità.

Gli tsunami costituiscono un rischio a bassa frequenza di accadimento e alto impatto. Essi, infatti,  rientrano  tra le tipologie di rischio in grado di causare perdite di vita umana e danni ingenti su vasta scala. Per questo, un’efficace mitigazione è auspicabile solo attraverso una collaborazione internazionale e in ottica multidimensionale. Sul sito del Centro Allerta Tsunami dell’INGV viene richiamato oggi il video con i commenti del capo dell’UNDRR (United Nations Disaster Risk Reduction).

Gli effetti di uno tsunami, infatti, possono ripercuotersi a cascata, su diversi settori, aree geografiche e società minacciando le vite umane ma anche i mezzi di sussistenza, l’industria, l’agricoltura, e i servizi essenziali di una vasta area come l’istruzione e l’assistenza sanitaria.

I sistemi di allerta rapida per gli tsunami costituiscono uno tra gli strumenti più efficaci per la mitigazione dello specifico rischio sulle coste maggiormente esposte. Un sistema di allertamento – in termini generali – è efficace quando l’informazione, cioè l’allerta, è in grado di raggiungere l’intera comunità a rischio nel minor tempo possibile e trovando una comunità consapevole del rischio e che sia in grado di tradurre l’allerta nei comportamenti più idonei a salvarsi.

Quest’anno, in occasione del WTAD, i Centri di allerta dell’area NEAM (Mediterraneo e Atlantico nord-orientale) lanceranno dei test per l’esercitazione maremoto simulando due forti terremoti tsunamigenici con origine in mare rispettivamente al largo del Portogallo (il 6 novembre) e a sud dell’isola di Creta, in Grecia (il 7 novembre). Ne parleremo nei prossimi giorni.

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