Un calendario di grandi firme ma anche di “grandi storie”: è l’edizione 2024 del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri, che oggi il Comandante Provinciale Carabinieri di Caserta, Colonnello Manuel Scarso, ha presentato presso la sala convegni del Comando Provinciale di via Capitano Luigi Laviano (il calendario è stato presentato anche al Comando Generale e in tutti i Comandi provinciali d’Italia). Le grandi firme sono quelle di Pininfarina, che ha curato a matita i disegni illustrativi, e del giornalista ed editorialista del Corriere della Sera Massimo Gramellini, che ha scritto i testi. Le “grandi storie” sono quelle in cui emerge, dice Manuel Scarso, “la vicinanza dell’Arma dei Carabinieri alla popolazione, la capillarità territoriale che la rendono la forza di polizia più diffusa”. Si tratta di storie vere che vanno dalla Seconda Guerra Mondiale, in particolare dai carabinieri eroi di Fiesole al passaggio chiave del referendum del 2 giugno 1946 sulla scelta tra Monarchia e Repubblica, all’alluvione in Emilia del maggio scorso. Nel 2024 il tema del calendario è proprio “I Carabinieri e le Comunità”. “La vicinanza, la capacità di contatto e di ascolto – aggiunge il Comandante provinciale dell’Arma – le tante attenzioni, piccole e grandi, ai bisogni delle persone, dalle città metropolitane fino ai borghi più remoti di provincia, con le quali i Carabinieri corrispondono alle istanze di rassicurazione sociale proprie di ogni comunità, sono il fil rouge che caratterizza da sempre l’operato dell’Arma e che ci accompagna attraverso i 12 racconti del Calendario 2024”. Le storie, descritte dalla penna di Gramellini, narrano non solo le gesta più eroiche – come appunto il sacrificio consapevole compiuto a Fiesole – ma anche altre appartenenti alla vita di tutti i giorni, come il sostegno alle persone più fragili nella quotidianità o durante eventi straordinari come la pandemia da Covid19; c’è la vicenda della giovane carabinieri che salva una mamma dal suicidio, o il comandante di stazione che invita un giovane ritenuto parte di una baby gang a fare colazione in caserma con il papà e a vedere la vita che fanno i militari dell’Arma, tanto da salvarlo. Storie che il Comandante Generale definisce “così edificanti che sembrano inventate, e sono invece episodi reali”, sottolineando come “i Carabinieri sono sempre presenti, attori protagonisti dei soccorsi dopo una calamità, della speranza dopo lo sconforto, dell’ordine dopo il caos, della giustizia dopo un torto. Il senso del dovere, da duecentodieci anni guida ideale di ogni intervento, è lo spirito che anima il nostro servizio”. C’è poi una banda rossa creata dalla matita di Pininfarina che parte dalla Fiamma – emblema dell’Arma dei Carabinieri – e avvolge l’intera opera attraverso uno dei segni distintivi più significativi e storici dell’uniforme dell’Arma, che caratterizza i pantaloni del Carabiniere. Una banda che, nell’immaginario delle italiane e degli italiani, è diventata simbolo di una forza amica, sempre presente nei momenti e nei luoghi delle nostre vite. Il Calendario Storico dell’Arma ha oggi una tiratura di 1.200.000 copie (secondo in Italia), di cui oltre 16.000 in altre otto lingue (inglese, francese, spagnolo, tedesco, portoghese, giapponese, cinese e arabo, nonché in sardo e friulano). Iniziata nel 1928, la pubblicazione del Calendario, giunta alla sua 91^ edizione, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 venne ripresa regolarmente nel 1950 e da allora è stata puntuale interprete, con le sue tavole, delle vicende dell’Arma e, attraverso di essa, della Storia d’Italia. Oltre al Calendario, è stata pubblicata anche l’edizione 2024 dell’Agenda illustrata attraverso quattro racconti dai quali si evince l’essenza dell’operato dell’Arma, e il piccolo calendario da tavolo. Il ricavato della vendita dell’agenda e del calendario da tavolo andranno agli orfani dei carabinieri e all’ospedale pediatrico Moscati di Reggio Calabria.

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