Da oggi Julian Assange, ex caporedattore di WikiLeaks, attualmente detenuto in Inghilterra, è cittadino onorario della città di Napoli. La pergamena, insieme alla medaglia della città, è stata consegnata dal sindaco, Gaetano Manfredi, a Stella Moris, moglie di Assange, nel corso di una cerimonia solenne che si è svolta nella Sala dei Baroni del Maschio Angioino. “Questo conferimento rappresenta simbolicamente un appello che parte dalla città di Napoli – ha detto Manfredi – una città che ha sempre difeso tutte le libertà. E’ una appello a una difesa dei principi di libertà e di veridicità dell’informazione, di ascolto delle posizioni di tutti nell’ambito della democrazia. Se vogliamo difendere e rafforzare le democrazie dobbiamo difendere la liberà di stampa. Dobbiamo sempre ricordare che una forte democrazia è fatta da una forte stampa”. L’iter per arrivare al conferimento della cittadinanza è partito lo scorso gennaio con l’approvazione a maggioranza (quattro gli astenuti) in Consiglio comunale di un ordine del giorno, primo firmatario il consigliere Sergio D’Angelo. A seguito dell’istanza, recepita dall’aula, il 12 ottobre 2023 la Giunta comunale ha deliberato il conferimento della cittadinanza. “Il messaggio che parte da Napoli – ha aggiunto il sindaco – è di rispettare il valore della libertà: questa giornata ci dà l’occasione di affrontare un tema fondamentale: quanto la libertà di stampa sia alla base delle nostre democrazie. La vera sfida che abbiamo davanti, in un sistema sempre più complesso e in cui le nuove tecnologie possono diventare strumento di manipolazione dell’informazione e dell’opinione pubblica, è avere un’informazione veritiera”. Ad aprire la cerimonia le parole del consigliere D’Angelo, cui sono seguiti gli interventi del consigliere comunale ed ex sindaco Antonio Bassolino e dei giornalisti Dèsirée Klain e Francesco Romanetti. In sala gli attivisti del movimento ‘Free Assange Napoli’ e anche una rappresentanza della comunità palestinese che vive in città e che ha esposto due bandiere della Palestina. Al termine della cerimonia dalla sala si è levato il grido ‘Assange libero’.