E’ finita in Germania la fuga di Filippo Turetta, il ventiduenne accusato dell’omicidio di Giulia Cecchettin.
Quando è stato arrestato non ha opposto resistenza. Anzi, agli agenti della polizia stradale tedesca che lo hanno fermato è apparso stanco e rassegnato, come se fosse desideroso di consegnarsi. E’ quanto avrebbero comunicato, secondo quanto si apprende, le autorità tedesche a quelle italiane dopo il fermo del giovane su un’autostrada vicino Lipsia. L’auto di Turetta era ferma sulla corsia d’emergenza perchè, secondo gli agenti, era finita la benzina e Filippo non aveva soldi per fare nuovamente rifornimento.
Il suo arresto riporta alla memoria un altro caso della cronaca giudiziaria italiana. Sempre in Germania fu infatti bloccato il 20 novembre del 2007 Rudy Guede, unico condannato per l’omicidio a Perugia di Meredith Kercher e ora tornato libero dopo avere scontato 16 anni di reclusione. Guede venne fermato mentre era su un treno che viaggiava tra le stazioni di Magonza e Wiesbaden dopo essere fuggito da Perugia immediatamente dopo il delitto (al quale si è sempre proclamato estraneo). Privo di biglietto, al controllo della sua identità fu individuato come ricercato ed arrestato. A incastrare l’ivoriano fu l’impronta di una sua mano insanguinata sul cuscino posto sotto al cadavere della Kercher. Guede venne poi estradato in Italia, processato e condannato. Dopo avere scontato la sua pena nel carcere di Viterbo è tornato libero.