Dalla Campania il valore delle esportazioni nella prima metà del 2023 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno è cresciuto enormemente, raggiungendo il +25,5%. Un valore che di molto supera quello generale delle aziende italiane (al +4,2%) e dell’intero Sud Italia che è solo dell’1,3% in totale. E’ quanto risulta dall’aggiornamento congiunturale della Campania reso noto oggi dalla Banca d’Italia sul territorio regionale. Dai dati forniti dall’Istat emerge un raddoppio dell’export nel settore farmaceutico che è in grande sviluppo nelle industrie campane, ma c’è anche il forte aumento della catena di produzione di automobili, che ha raddoppiato in particolare nelle vendite di vetture verso il resto d’Europa e il Nord-America. “L’export campano – spiega la direttrice della Banca d’Italia in Campania Marina Avallone – continua a crescere a tassi sostenuti e questa crescita è dovuta per più della metà al settore farmaceutico, ma degli aumenti notevoli si sono avuti anche nell’agroalimentare e nell’automotive, che ha visto incrementare le proprie vendite sul mercato europeo e nordamericano”. Nel primo semestre 2023 in Campania va molto forte anche il turismo, con il definitivo exploit del dopo-covid, soprattutto riguardo alla presenza di turisti provenienti dall’estero, che sono aumentati del 9% rispetto allo stesso periodo del 2022, ma che sono cresciuti anche rispetto al 2019, anno pre-covid e considerato per Napoli quello del boom del turismo. Banca d’Italia non analizza al momento la questione Zes: “E’ un argomento sul tappeto – spiega Avallone – e abbiamo raccolto diverse perplessità dagli operatori, ma aspettiamo di vedere i primi passi di questa nuova Zes e poi facciamo un commento. Al momento c’è qualche perplessità legata al fatto che si allontana il luogo decisionale rispetto all’attuale. Una Zes governata a livello più centrale è più distante e deve guardare a un territorio più ampio rispetto a come è adesso, vedremo”.