Ancelotti: Napoli pericoloso in ripartenza. Da Mazzarri esperienza e conoscenza del calcio

E’ un Ancelotti che ti aspetti, quello visto e ascoltato in conferenza stampa oggi. Pacato, garbato, un uomo di calcio e di sport che ha vinto tanto, tutto, e che non ha certo bisogno di vendette né di rivendicazioni. E infatti, precisa subito: “Sono stato benissimo a Napoli, non ci sono vendette o rivendicazioni da fare”; ha parole di elogio per l’amico Mazzarri: “Non mi ha stupito, è un amico e un allenatore esperto che conosce bene il calcio italiano. E poi un cambio in panchina porta nei giocatori una motivazione supplementare. Lo dimostra la gara di sabato. Mazzarri può portare esperienza e conoscenza del gioco”; e sul Napoli dice: “La gara d’andata è stata equilibrata, mi aspetto domani una gara simile col pallino del gioco un po’ a noi e un po’ a loro. Il Napoli è pericoloso in ripartenza con osi e Kvara. Dobbiamo farci trovare pronti”.

Il calcio per Mister Ancelotti è un libro letto e riletto, ma che continua a regalare emozioni. Confessa che la squadra alla quale rimane più affezionato è il Milan, “ma non scarto nessuna, anche la Reggiana ad inizio carriera. Non voglio fare classifiche. Ma certo ho un rapporto speciale col Milan dove ho anche giocato e col Real, il club più grande al mondo”.

Domani l’obiettivo dei Blancos è chiaro: chiudere in fretta. “Vogliamo giocare la miglior partita possibile per chiudere già domani da primi del girone – insiste Ancelotti -. E poi arrivare ad una leggenda come Munoz mi renderebbe contento”. Inutile scusarsi per gli infortuni, aggiunge, “sarebbe una mancanza di tempo per chi giocherà. Chi c’è farà e sta già facendo molto bene, non pensiamo agli assenti. L’organico è molto buono”.  Su e Kepa-Lunin risponde: “Bellingham è intelligente, professionale, maturo, serio. Un grande giocatore si adatta sempre in ogni paese in cui gioca. Lunin non deve pensare che domani sarà la sua ultima partita, quando Kepa tornerà vedremo. Sono portieri di enorme livello”.

Infine la questione rinnovo: “Rinnovo per cinque anni? Non lo so, penso che quello di Simeone all’Atletico sia un caso speciale, come Ferguson allo United. La vita in un club di solito è corta”.

Sala Stampa Madrid

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