“Napoli è in un fermento complessivo. L’Agenzia del Demanio da tempo ha cambiato pelle e sta diventando più giocatore piuttosto che arbitro di norme. Ormai stiamo diventando la stazione appaltante importante per il volume degli investimenti. Oltre 500 milioni già finanziati su Napoli e area metropolitana, altrettanti e importanti somme che stiamo intercettando per altri finanziamenti”.
Lo ha detto Mario Palagreco, direttore dell’Agenzia del Demanio in Campania che ha tenuto all’Acen di Napoli il convegno “La città in movimento”. “Partiamo – ha spiegato Palagreco – dal cambiamento della politica, e noi invece di investire sugli asset investiamo su una rigenerazione urbana, per questo è importante la presenza del sindaco e del vicesindaco di Napoli, perché ragionare in termini di rigenerazione urbana è una chiave innovativa rispetto a quello che è stato il recente passato. Dal 2021 abbiamo cambiato filosofia dell’investimento, siamo orientati come direttrice principale al risparmio della spesa pubblica e tutto quello che è un fitto passivo viene tramutato in investimento per risparmiare. L’altra direttrice è il valore sociale che integra la tradizionale linea di risparmio di spesa, oggi orientata anche alla rigenerazione e alla sostenibilità ambientale”. Sul lavoro a Napoli e in Provincia, spiega Luca Damagini, vicedirettore dell’Agenzia del Demanio in Campania, “tutto rientra in una nuova visione dell’Agenzia di puntare a un modello organizzativo dell’immobile pubblico che risponda meglio alle esigenze sociali, di sicurezza e di sostenibilità ambientale. Oggi parliamo di 11 interventi del pacchetto più grande di interventi che abbiamo a Napoli, interventi in cui c’è un fil rouge sulla sicurezza dell’immobile, la sostenibilità ambientale la produzione di energia da fonti rinnovabili. Ma soprattutto la volontà di restituire questi immobili alla collettività, non considerarli più chiusi in se stessi a disposizione delle amministrazioni. Un esempio è l’intervento sul recupero di Castel Capuano, che è la sintesi di questi concetti. Chiuso da anni nel verso senso della parola, punteremo invece a una visita attraverso e dentro il castello. Altro esempio Palazzo Fondi, immobile di via Medina attualmente in temporary use nelle more di aprire il cantiere. L’edificio sarà destinato a sede della direzione regionale dell’Agenzia e a sede dell’Agicom ma tutto il piano terra sarà destinato a spazi per l’accoglienza, ristorante, coffee shop e sala conferenze anche aperti al pubblico su prenotazione”. Una sinergia, quella tra Comune di Napoli e Agenzia del Demanio, che ovviamente apre confini di impegno degli imprenditori del settore come sottolinea Angelo Lancellotti, presidente Acen Napoli: “Si tratta di una quantità enorme di investimenti che rendono ovviamente le imprese di costruzione contente, ma anche per il meccanismo virtuoso che si potrebbe innescare, di riqualificazione delle zone, perché parliamo anche di luoghi difficili come Miano, con la caserma Garibaldi, zone in cui non si interviene da anni. Quindi il processo virtuoso di poter attrarre degli investimenti privati per noi sarebbe fondamentale. Poi si tratta di interventi di qualità, perché tutti sono anche attenti alla transizione ecologica, intervenendo non più secondo schemi vecchi, ma secondo le nuove direttive comunitarie all’insegna della sostenibilità economica, sociale ed ambientale”.